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Jean de BONNOT, Joachim du BELLAY "Poésie", 1999 (leggere tracce di umidità sulla rilegatura)

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Jean de BONNOT, Joachim du BELLAY "Poésie", 1999 (leggere tracce di umidità sulla rilegatura)

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[Joachim DU BELLAY]. La Deffence, et illustration de la Langue Francoyse. A cura di I.D.B.A. In-8, marocchino bordeaux, triplo filetto, dorso a 2 nervi splendidamente decorato, merletto interno, bordi dorati ( Godillot). Brunet, I-749 // Cioranescu, 8298 // Tchemerzine-Scheler, III-38 // USTC, 40665. (48f., ultima carta bianca) / a-f8 / 99 x 161 mm. Rarissima prima edizione di uno dei testi fondanti della lingua francese. Nato da una famiglia nobile a Liré, nell'Angiò, nel 1522, Gioacchino Du Bellay si dedicò fin dall'adolescenza allo studio della letteratura classica. Con il suo bagaglio di conoscenze, si recò alle corti di Francesco I e di Enrico II, dove si abbandonò alla galanteria come i suoi colleghi poeti. Soprannominato l'Ovidio Ovidio francese, fu membro della Pléiade insieme a Ronsard e Baïf. Seguì lo zio cardinale Du Bellay a Roma, dove trascorse tre anni, prima di tornare in Francia ed essere nominato canonico e arcidiacono di Notre-Dame de Paris. Di salute cagionevole, morì qualche tempo dopo, nel 1560, all'età di trentotto anni. Il suo Deffense et illustration de la langue francoyse è un'opera notevole per stile e argomento. In essa sostiene che la lingua francese può elevarsi al livello delle lingue greca e latina. Per sviluppare i poteri originali della lingua nazionale, Du Bellay fornisce tutta una serie di consigli su come arricchire il lessico e la sintassi, creare nuovi generi e regolare la versificazione (En français dans le texte, n. 49). La prima edizione è molto rara. Una nota di Jean Bourdel indica cinque o sei copie conosciute, di cui una alla BnF e le altre a Mouravit, Fugger e Tannery. Questa nota è errata, poiché esistono almeno nove copie nelle biblioteche pubbliche, di cui tre in Francia. Ciò non toglie nulla alla rarità di questa edizione, che è molto difficile da trovare. Questa copia è passata per le mani di Lucien Scheler che l'ha annotata a matita su un foglio volante: Collationné L.S. Réglé. Copia molto bella, perfettamente redatta da Godillot.