Null [SPIRITUALITÀ]. Les gémissemens de la Colombe ou Les Elevations du cœur & d…
Descrizione

[SPIRITUALITÀ]. Les gémissemens de la Colombe ou Les Elevations du cœur & de l'ame vers son Dieu Tirées de l'Ecriture Sainte et surtout des Epistres de saint Paul. In francese, manoscritto su carta. Francia, XVIII secolo. 3] ff. 162 pp. (pp. 158-162 vuoto), formato in-8. Legato in vitello marrone, spina dorsale costolata e decorata, bordi cesellati, bordi rossi (ganasce rovinate). Queste meditazioni spirituali sono state scritte da una suora in circostanze che non spiega: ordine della sua Superiora o del suo confessore, iniziativa personale "di un'anima animata e penetrata dall'amore divino"..., ma in un momento in cui l'assenza di Dio la "opprime", "penetrata come sono dal dolore di averti offeso, e dalla paura di dispiacerti e di perderti". Il testo, che è iniziato con dei gemiti, diventa gradualmente più chiaro man mano che la suora si rafforza e si abbandona alla grazia di Dio che l'ha resa ciò che è. "Che la tua grazia non sia sterile in me, ma che io lavori sempre più per rispondere fedelmente a tutte le misericordie e bontà infinite che tu hai per me". Si affida al suo Sposo divino e chiede il suo sostegno: "Senza di essa [la grazia] non posso fare nulla, con essa posso fare tutto: se tu sei disposto a rivestirmi di tutte le armi di Dio, per potermi difendere dagli agguati e dagli artifici del diavolo."Ahimè, Bontà incarnata, concedi alla tua serva la grazia che tutti i suoi pensieri, parole e azioni siano un sacrificio di ringraziamento offerto a Dio tuo Padre. Questo testo non è dunque una copia pedissequa dei testi biblici o, come indica nel sottotitolo, dei testi di San Paolo (più particolarmente la Lettera ai Romani). Si basa su di loro per sviluppare una meditazione personale di grande profondità.

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[SPIRITUALITÀ]. Les gémissemens de la Colombe ou Les Elevations du cœur & de l'ame vers son Dieu Tirées de l'Ecriture Sainte et surtout des Epistres de saint Paul. In francese, manoscritto su carta. Francia, XVIII secolo. 3] ff. 162 pp. (pp. 158-162 vuoto), formato in-8. Legato in vitello marrone, spina dorsale costolata e decorata, bordi cesellati, bordi rossi (ganasce rovinate). Queste meditazioni spirituali sono state scritte da una suora in circostanze che non spiega: ordine della sua Superiora o del suo confessore, iniziativa personale "di un'anima animata e penetrata dall'amore divino"..., ma in un momento in cui l'assenza di Dio la "opprime", "penetrata come sono dal dolore di averti offeso, e dalla paura di dispiacerti e di perderti". Il testo, che è iniziato con dei gemiti, diventa gradualmente più chiaro man mano che la suora si rafforza e si abbandona alla grazia di Dio che l'ha resa ciò che è. "Che la tua grazia non sia sterile in me, ma che io lavori sempre più per rispondere fedelmente a tutte le misericordie e bontà infinite che tu hai per me". Si affida al suo Sposo divino e chiede il suo sostegno: "Senza di essa [la grazia] non posso fare nulla, con essa posso fare tutto: se tu sei disposto a rivestirmi di tutte le armi di Dio, per potermi difendere dagli agguati e dagli artifici del diavolo."Ahimè, Bontà incarnata, concedi alla tua serva la grazia che tutti i suoi pensieri, parole e azioni siano un sacrificio di ringraziamento offerto a Dio tuo Padre. Questo testo non è dunque una copia pedissequa dei testi biblici o, come indica nel sottotitolo, dei testi di San Paolo (più particolarmente la Lettera ai Romani). Si basa su di loro per sviluppare una meditazione personale di grande profondità.

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