Null [VAR]. [SAINT-MAXIMIN-LA-SAINTE-BAUME]. Processionale sacri ordinis FF. Pra…
Descrizione

[VAR]. [SAINT-MAXIMIN-LA-SAINTE-BAUME]. Processionale sacri ordinis FF. Praedicatorum ad usum P.F. Antonii Rostan San-Maximinensis ejusdem ordinis alumni. Apud Sancti Maximinum anno domini MDCCLXXVII [1777]. In latino, manoscritto su carta Francia, Saint-Maximin, 1777. 58 pp. precedute da 3 ff. (compreso il titolo) e seguito da 14 ff. con titolo in rosso e nero, notazione quadrata su 4 righe in inchiostro rosso. Legato in pieno basane tan, dorso liscio decorato, frontespizio in pelle rossa, bordi rossi, carte da parati in carta marmorizzata. Dimensioni: 128 x 190 mm. Il Convento Reale di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, precedentemente noto come "Convento dei Domenicani", era situato nel quartiere storico di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume. Quando i resti di Santa Maria Maddalena furono scoperti (inventio) intorno al 1295, fu costruita una basilica per ospitarli e un nuovo convento su richiesta di Carlo II d'Angiò. Quest'ultimo fu amministrato dai domenicani fino al 1959 (a parte il periodo rivoluzionario, quando l'edificio divenne una prigione). Provenienza: Louis Rostan, etichetta ex-libris incollata sulla parte superiore della copertina posteriore. Si noti che Louis Rostan è l'autore di Notice sur l'église de Saint-Maximin (Var) (1839) e Monographie du couvent des dominicains de Saint-Maximin (1873).

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[VAR]. [SAINT-MAXIMIN-LA-SAINTE-BAUME]. Processionale sacri ordinis FF. Praedicatorum ad usum P.F. Antonii Rostan San-Maximinensis ejusdem ordinis alumni. Apud Sancti Maximinum anno domini MDCCLXXVII [1777]. In latino, manoscritto su carta Francia, Saint-Maximin, 1777. 58 pp. precedute da 3 ff. (compreso il titolo) e seguito da 14 ff. con titolo in rosso e nero, notazione quadrata su 4 righe in inchiostro rosso. Legato in pieno basane tan, dorso liscio decorato, frontespizio in pelle rossa, bordi rossi, carte da parati in carta marmorizzata. Dimensioni: 128 x 190 mm. Il Convento Reale di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, precedentemente noto come "Convento dei Domenicani", era situato nel quartiere storico di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume. Quando i resti di Santa Maria Maddalena furono scoperti (inventio) intorno al 1295, fu costruita una basilica per ospitarli e un nuovo convento su richiesta di Carlo II d'Angiò. Quest'ultimo fu amministrato dai domenicani fino al 1959 (a parte il periodo rivoluzionario, quando l'edificio divenne una prigione). Provenienza: Louis Rostan, etichetta ex-libris incollata sulla parte superiore della copertina posteriore. Si noti che Louis Rostan è l'autore di Notice sur l'église de Saint-Maximin (Var) (1839) e Monographie du couvent des dominicains de Saint-Maximin (1873).

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