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Paul Van Hoeydonck/Litografia "L'homme connecté à la machine" firmata e n°…
Descrizione

Paul Van Hoeydonck/Litografia "L'homme connecté à la machine" firmata e n°/155 ex, datata 1969. Raro. TBE bordo superiore ingiallito. 55 X 75 cm Van Hoeydonck è l'unico artista che ha un'opera esposta sulla luna! Si tratta di una scultura "Man in space" creata nel 1967 in memoria delle vittime della conquista dello spazio. Link al documentario: https://vimeo.com/ondemand/thefallenastronaut?ref=tw-share Grazie a Xavier Van Den Broeck per la ricerca documentaria.

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Paul Van Hoeydonck/Litografia "L'homme connecté à la machine" firmata e n°/155 ex, datata 1969. Raro. TBE bordo superiore ingiallito. 55 X 75 cm Van Hoeydonck è l'unico artista che ha un'opera esposta sulla luna! Si tratta di una scultura "Man in space" creata nel 1967 in memoria delle vittime della conquista dello spazio. Link al documentario: https://vimeo.com/ondemand/thefallenastronaut?ref=tw-share Grazie a Xavier Van Den Broeck per la ricerca documentaria.

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PAUL VAN HOEYDONCK (Belgio, 1925). Senza titolo, 1991, dalla "Suite Olympic Centennial". Litografia su carta Vélin d'Arches da 270 grammi, esemplare 210/250. Firmata, datata e giustificata a mano. Dimensioni: 90 x 63 cm. La Suite Olimpica è composta da 50 litografie e serigrafie scelte per rappresentare diverse tendenze artistiche contemporanee. È stata pubblicata per commemorare il primo centenario dell'olimpismo moderno. Gli artisti scelti lavorano in movimenti e stili molto diversi, dall'iperrealismo di Antonio López all'astrazione di Sol Lewitt, passando per l'espressionismo astratto, il geometrismo di Arden Quin, l'arte concettuale, la pop art, il nuovo realismo di Baldaccini e Rotella e il nuovo fauvismo di Dokoupil, tra gli altri. Tra gli artisti rappresentati ci sono creatori di grande fama internazionale, ampiamente riconosciuti dalla critica. Paul Van Hoeydonck è nato ad Anversa l'8 agosto 1925 e ha frequentato i corsi di Storia dell'Arte e Archeologia ad Anversa e Bruxelles, periodo che si è concluso nel 1951.2 Nel 1952 ha tenuto la sua prima mostra personale alla Galleria Buyle della stessa città. Van Hoeydonck creò l'opera come tributo al desiderio di espansione dell'umanità nello spazio. Ciò contrasta con l'opinione di Scott, che vedeva l'opera come un monumento commemorativo, cosa di cui Van Hoeydonck si sarebbe poi pentito. L'artista continuerà a creare altre repliche dell'opera originale, una delle quali è nelle mani dello Smithsonian Institution; in seguito continuerà a fare copie per la vendita.