Null GRUPPO DI TRE FIGURE FEMMINILI - PRIESTESSE?
Cultura Veracruz, Remojadas, C…
Descrizione

GRUPPO DI TRE FIGURE FEMMINILI - PRIESTESSE? Cultura Veracruz, Remojadas, Costa del Golfo, Messico Classico, 600-900 d.C.C. Ceramica beige-arancio con resti di pittura bituminosa nera ornamentale H. 37 a 43 cm Veracruz (Remojadas) tre figure femminili in piedi, sacerdotesse? Ceramica beige-arancio con resti di pittura bituminosa ornamentale, Messico H. 14 ½ a 17 in Provenienza: Collezione privata americana, acquisita 1990 Merrin Gallery, New York Queste tre sacerdotesse della cultura Remojadas in argilla - un materiale morbido - obbediscono alle intenzioni dell'artista: Le tre sacerdotesse di Remojadas sono fatte di argilla - un materiale flessibile - e seguono le intenzioni dell'artista: vestiti delicatamente pastellati con larghe fasce orizzontali, una specie di tunica chiamata huipil, così come tre copricapi identici, ognuno con nastri piatti ai lati che cadono sulle spalle; e infine, piccoli punti di vernice nera (materiale bituminoso), applicati sugli occhi e sulla bocca, che stabiliscono la relazione con la dea "dalla bocca nera", Tlazolteotl, così importante nella regione di Veracruz. Le donne danzavano e cantavano, e colui che incarnava la divinità veniva sacrificato durante il rito per portare nuova forza al rinnovamento vegetale e umano.

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GRUPPO DI TRE FIGURE FEMMINILI - PRIESTESSE? Cultura Veracruz, Remojadas, Costa del Golfo, Messico Classico, 600-900 d.C.C. Ceramica beige-arancio con resti di pittura bituminosa nera ornamentale H. 37 a 43 cm Veracruz (Remojadas) tre figure femminili in piedi, sacerdotesse? Ceramica beige-arancio con resti di pittura bituminosa ornamentale, Messico H. 14 ½ a 17 in Provenienza: Collezione privata americana, acquisita 1990 Merrin Gallery, New York Queste tre sacerdotesse della cultura Remojadas in argilla - un materiale morbido - obbediscono alle intenzioni dell'artista: Le tre sacerdotesse di Remojadas sono fatte di argilla - un materiale flessibile - e seguono le intenzioni dell'artista: vestiti delicatamente pastellati con larghe fasce orizzontali, una specie di tunica chiamata huipil, così come tre copricapi identici, ognuno con nastri piatti ai lati che cadono sulle spalle; e infine, piccoli punti di vernice nera (materiale bituminoso), applicati sugli occhi e sulla bocca, che stabiliscono la relazione con la dea "dalla bocca nera", Tlazolteotl, così importante nella regione di Veracruz. Le donne danzavano e cantavano, e colui che incarnava la divinità veniva sacrificato durante il rito per portare nuova forza al rinnovamento vegetale e umano.

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