HUGO (Victor). Maria Tudor. Seconda edizione. Parigi, Eugène Renduel, 1833. In-8…
Descrizione

HUGO (Victor).

Maria Tudor. Seconda edizione. Parigi, Eugène Renduel, 1833. In-8, marocchino rosso brillante, tavole interamente e riccamente decorate con una roulette fredda in cornice, filetti dorati e un grande piatto decorato con un medaglione ovale con centro in riserva e grandi volute negli angoli, dorso liscio decorato in lungo con motivi dorati, filetti dorati all'interno, bordi dorati, custodia moderna (Binding del tempo). Seconda edizione, pubblicata lo stesso anno dell'originale. È decorato con un bel frontespizio inciso da Célestin Nanteuil. Una copia preziosa offerta da Victor Hugo a Mademoiselle George, una delle glorie del teatro dell'epoca, creatrice del ruolo del titolo. Porta sul falso titolo questa lettera autografa: A Mademoiselle George, omaggio dell'autore, Victor H. (posta leggermente tagliata). L'opera fu rappresentata per la prima volta il 6 novembre 1833 al teatro Porte-Saint-Martin. Il suo successo fu contrastante: si dice che la scena finale fu fischiata alla prima e che il nome di Hugo fu addirittura fischiato - una prima volta sul palcoscenico. Jules Janin dà comunque un parere elogiativo: Nel suo ruolo di Marie Tudor, Mademoiselle George era piena di violenza, rabbia, tenerezza e ira. Era anche uno dei ruoli che [lei] comprendeva meravigliosamente. Insolenza e ironia, passione brutale e disprezzo per le donne non hanno mai parlato una lingua più bella. Fedele alla sua reputazione di bête noire dei romantici, il critico Gustave Planche pubblicò un articolo molto feroce su Marie Tudor; il suo giudizio molto negativo sulla performance di Juliette Drouet, che interpretava il ruolo di Jane, la rivale della regina, fu all'epoca accolto molto male dall'attrice e dal suo amante: Il giudizio più severo e più giusto che posso dare della signorina Juliette è che non ha recitato; perché non devo contare per niente il movimento assiduo delle sue spalle, né la preghiera perpetua che i suoi occhi hanno rivolto al cielo. Non era cattiva, era pessima (Revue des deux mondes, 1833, t. IV, p. 465). Citato da Carteret, la copia si presenta in una brillante legatura decorata dell'epoca. Dalle biblioteche di Jules Claretie (1918, n°680), André Lefèvre (II, 1965, n°343) e Daniel Sickles (I, 1989, n°94, legatura riprodotta). Un facsimile di una nota di Mademoiselle George al grande Talma è allegato (una pagina in-12 oblunga).

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