NICOLAS DE LARGILLIERE PARIS, 1656 - 1746 
Presunto ritratto della contessa di B…
Descrizione

NICOLAS DE LARGILLIERE PARIS, 1656 - 1746

Presunto ritratto della contessa di Balleroy Olio su tela, ovale (Tela originale) Circa 1693 78 x 62 cm PROVENIENZA Acquisito dalla Galleria Franck Baulme, 2017; Collezione privata, Belgio. L'attribuzione è stata confermata da Dominique Brême, specialista di Nicolas de Largillière, che la inserirà nel prossimo catalogo ragionato dedicato all'artista. (Cornice originale) Nicolas de Largillière nacque a Parigi nel 1656 ma crebbe ad Anversa, dove i suoi genitori si stabilirono nel 1659. Il padre, mercante cappellaio, lo manda a lavorare in Inghilterra, ma ben presto si accorge della passione del figlio per il disegno e lo accetta. Tornato ad Anversa, inizia la sua formazione con Antoine Goubau (1616 - 1698), pittore di paesaggi e bambochades. Nel 1674 ottenne un master presso la Corporazione di San Luca di Anversa, quindi continuò la sua carriera a Londra, lavorando con Peter Lely (1618 - 1680), successore di Antoine Van Dyck (1599 - 1641). Il suo talento lo portò all'attenzione del Sovrintendente degli Edifici del Re, che lo impiegò nel restauro dei dipinti per la decorazione del Castello di Windsor. Carlo II riconobbe la sua grande abilità, ma le persecuzioni contro i cattolici iniziarono a imperversare in Inghilterra e Largillière fu costretto a tornare a Parigi. Il suo talento fu subito colto quando Charles Le Brun (1619 - 1690), primo pittore di Luigi XIV, lo mise sotto la sua protezione. Una breve parentesi lo riporta in Inghilterra, dove Giacomo II commissiona il suo ritratto e quello della regina. Si stabilisce definitivamente a Parigi, dove la buona società lo rende uno dei ritrattisti più richiesti della capitale. Il suo talento fu riconosciuto non solo da tutta Parigi ma anche dall'Accademia Reale, che lo nominò membro nel 1686, poi professore, rettore e cancelliere. Alla fine divenne direttore dal 1738 al 1742. Il volto di questa donna, che potrebbe essere la contessa di Balleroy, mostra una grande dolcezza e un'affascinante serenità. Il suo sguardo, diretto verso di noi, e il suo lieve sorriso danno un'impressione di presenza e vivacità. La sua bellezza è amplificata da una custodia di raso, pizzo e filo d'oro, che conferisce una dimensione aptica all'immagine. La carnagione diafana della gola offre un senso di purezza, esaltato dal contrasto con il rosa del vestito e l'oscurità dello sfondo. Infine, il talento di Largillière per le nature morte sembra riflettersi nella finezza delle perle e dei diamanti che punteggiano la composizione. Il dipinto sembra formare un'ode alla bellezza, soggetto principale di quest'ultima, tanto ricercata dall'artista quanto sempre apprezzata dal committente.

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NICOLAS DE LARGILLIERE PARIS, 1656 - 1746

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