Null RACINE (Jean) [BARRAULT (Jean-Louis)] Phèdre. Regia teatrale e commento di …
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RACINE (Jean) [BARRAULT (Jean-Louis)] Phèdre. Regia teatrale e commento di Jean-Louis Barrault. 1 vol. in-12 legato 1/2 marocchino blu, dorso a coste, testa dorata. Parigi Ed. du Seuil 1946. Edizione originale. Collezione: Mises en scène. E.A.S. a Marie Bell "Per la mia Marie, queste piccole riflessioni tecniche dopo il lavoro ammirevole ... che ha fatto. Non dimentico che sei stato tu a spingermi tra le braccia di Fedra. Teneramente. JL Barrault". Dorso non sigillato, colonna vertebrale parzialmente incrinata, sottolineature a matita e note a margine di J.L. Barrault alle pagine 101 e da 186 a 193.

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RACINE (Jean) [BARRAULT (Jean-Louis)] Phèdre. Regia teatrale e commento di Jean-Louis Barrault. 1 vol. in-12 legato 1/2 marocchino blu, dorso a coste, testa dorata. Parigi Ed. du Seuil 1946. Edizione originale. Collezione: Mises en scène. E.A.S. a Marie Bell "Per la mia Marie, queste piccole riflessioni tecniche dopo il lavoro ammirevole ... che ha fatto. Non dimentico che sei stato tu a spingermi tra le braccia di Fedra. Teneramente. JL Barrault". Dorso non sigillato, colonna vertebrale parzialmente incrinata, sottolineature a matita e note a margine di J.L. Barrault alle pagine 101 e da 186 a 193.

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Antonin ARTAUD (1896-1948). Manoscritto autografo, Autour d'une Mère, [1935]; 6 pagine su 3 fogli in-4. Sul teatro. Bozza di un articolo pubblicato sulla Nouvelle Revue Française il 1° luglio 1935, raccolto in Le Théâtre et son double (Gallimard, 1938). È dedicato allo spettacolo Autour d'une mère di Jean-Louis Barrault, tratto dal romanzo di Faulkner Tandis que j'agonise, al Théâtre Montmartre (4 giugno 1935). Prima stesura, con cancellature, correzioni e aggiunte, che presenta significative variazioni rispetto al testo pubblicato. "Lo spettacolo di Jean-Louis Barrault toglie i simboli; ed è così che la sua azione, per quanto violenta e attiva, rimane in definitiva senza estensione. E non ha estensione perché è meramente descrittiva, perché racconta eventi esterni in cui le anime non hanno parte, perché non tocca il cuore stesso dei pensieri e delle anime, ed è qui, molto più che nella questione se questo spettacolo sia o meno veramente teatrale, che risiede la mia critica. Ha tutti i mezzi del teatro, perché il teatro che apre un campo fisico richiede di riempire quel campo, di arredare lo spazio con i gesti [...] Non ignoro che il teatro balinese [...] è ancora un teatro laico, ma sappiamo che tra i popoli autentici il laico è ancora religioso. E dobbiamo essere grati a Jean-L. Barrault per aver riportato un po' dell'antico spirito religioso [...] Nello spettacolo di J.L. Barrault c'è una specie di meraviglioso uomo centauro; e ci ha commosso molto"... Ecc.