HAUTESERRE (Antoine Dadin de)

De fictionibus iuris, tractatus quinque. Parigi, Pierre Lamy, 1659. In-4, pergamena morbida contemporanea. Prima edizione della prima opera dedicata alla nozione di "finzione" in campo giuridico. In linea con il principio giuridico fondamentale, noto fin da Aristotele, secondo il quale "ciò che è accaduto non può non essere accaduto", [i giuristi] restringono il campo di applicazione di quelle finzioni che si scontrano troppo brutalmente con l'ordine voluto da Dio a ciò che considerano biologicamente possibile al di fuori del miracolo. Ci evolveremo dunque d'ora in poi sul terreno del verosimile, [...] pur dando alla finzione un nuovo vigore, al punto che un'opera le viene appositamente dedicata, in questo caso il De fictionibus, da un canonista di Tolosa (Olivier Guerrier, "Fictions du droit et espace littéraire" in Fictions du savoir à la Renaissance, 2002). Considerato come l'opera principale dell'autore, il De fictionibus juris fu salutato alla sua pubblicazione "e ricevette lodi per la novità della sua concezione" (Poumarède, Antoine Dadin de Hauteserre. L'oeuvre politique d'un professeur toulousain, sotto Luigi XIV, 2008). Grande bagnatura leggera che interessa diverse foglie.