BOUNYN (Gabriel)

Traité sur les cessions et banquerouttes ; Et les causes qui ont meu le sage & souverain Senat & Parlement de Paris, de confirmer le iugement de iuge de Laval, sur ce qu'il auroit condamné un cedant aux biens de porter le bonnet ou chappeau verd [...]. Parigi, Pierre Chevillot, 1586. In-8, pergamena, titolo in inchiostro posteriore sul dorso (rilegatura dell'epoca). Prima edizione della prima opera in francese sul diritto commerciale. Ritratto in legno dell'autore sul retro del titolo. Il Traité sur les cessions et banqueroutes di Gabriel Bounyn è uno dei primi contributi della dottrina francese allo studio del diritto commerciale. Riflesso fedele delle idee del suo tempo, è fortemente segnato dagli scrupoli religiosi, dall'influenza umanista e dal gusto per l'erudizione che caratterizzarono il XVI secolo. Senza essere molto originale, mostra una certa benevolenza, in nome della carità, verso i debitori insolventi che sono costretti a cedere i loro beni, e il nuovo obbligo di indossare un berretto verde in pubblico è presentato meno come un fastidio che come una misura pubblicitaria necessaria, Bounyn raccomanda un'applicazione moderata secondo il grado di responsabilità del fallito (riassunto dell'articolo di Jean-Louis Thireau, in Mémoires de la Société pour l'histoire du droit et des institutions des anciens pays bourguignons, comtois et romands, vol. 65, 2008, pp. 195-210). L'autore, un giurista nato a Châteauroux all'inizio del XVI secolo (probabilmente intorno al 1520) e morto al più tardi nel 1604, esercitò successivamente le funzioni di avvocato al parlamento di Parigi, balivo della sua città natale e consigliere di François, duca di Alençon e Anjou, uno dei figli di Enrico II.