INQUISITION ROMAINE Difesa degli avvocati di Giovanni Grimani, patriarca di Aqui…
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INQUISITION ROMAINE

Difesa degli avvocati di Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia, accusato di eresia dal tribunale dell'Inquisizione. S.l. [Padova?], 1562-1563 circa. Manoscritto in-4, 45 pp.o.b., 8 pp.o.b., 1 pagina bianca e 13 pp.o.b., marocchino rosso, doppia cornice con filettature dorate e a freddo, grande cartiglio ovale al centro decorato con fleuroni e volute azzurre, dorso decorato, bordi dorati e cesellati (legatura italiana del XVII secolo). Prezioso manoscritto della difesa presentata per contestare le accuse dell'Inquisizione romana. Membro di una delle famiglie più influenti di Venezia, Giovanni Grimani (1501-1593), patriarca di Aquileia, vive dal 1550 sotto la minaccia dell'Inquisizione romana. Nel 1561, fu fortemente accusato dall'Inquisizione di sostenere tesi eretiche sulla predestinazione e sul libero arbitrio. Grimani assunse tre grandi giuristi padovani per difenderlo: Marco Mantova Benavides (1489-1582), Tiberio Deciani (1509-1582) e Girolamo Tornielli. Questi giuristi erano molto famosi al loro tempo, il più famoso dei quali era Benavides, che non era solo un grande collezionista d'arte, ma anche il maestro di Deciani e consigliere di Carlo V e Ferdinando I. Grimani fu quindi processato da una commissione nel luglio 1563, che lo assolse da ogni sospetto di eresia nel settembre dello stesso anno. Il manoscritto contiene i testi delle difese particolari di ogni avvocato, seguiti dalla loro firma e dalla formula in fide manu propria subscripsi et sigillum meu..., accompagnati dal loro sigillo personale in cera rossa. I sigilli in cera rossa hanno perforato il testo in alcuni punti. Dorso rifatto, angoli restaurati.

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