DELACROIX Eugène (1798-1863).

3 L.A.S. "Eug. Delacroix", [1851]; 3 pagine e mezzo in-8, indirizzo sul 2. 28 gennaio [1851]. "Da otto o dieci giorni ho una gamba tesa a causa di una piccola abrasione al piede che ho trascurato e già da alcuni giorni non posso uscire a causa di questa sciocca indisposizione. Questo mi è successo all'inizio di un lavoro molto grande che avevo iniziato a intraprendere e per il quale ho molto entusiasmo e che tutto mi spinge a fare immediatamente. Ho anche avuto il dispiacere di essere trattenuto a casa durante la malattia che ha appena preso una persona che mi era molto cara e la cui perdita è una di quelle che non possono essere riparate... Sabato 15 [febbraio 1851], al suo amico, il pittore Alexandre-Nicolas BARBIER: "La giuria non sarà probabilmente consultata per la rielaborazione dei quadri, e nel caso che lo sia, ci sono diversi membri, tra cui io stesso, che rifiuterebbero di fare questo lavoro. Ciò che abbiamo deciso è stato eseguito in modo sbagliato, in modo da avere di nuovo la responsabilità e la mortificazione di non aver fatto ciò che riteniamo giusto. Ho intenzione di astenermi anche dalla giuria dei premi"... Lo raccomanderà a qualcuno dell'amministrazione: "Avrò più possibilità di successo in questo modo che come giurato"... 16 dicembre [1851 ?]. "Posso disporre di un'opera per il rinnovo della vostra mostra, il cui soggetto mi interessa particolarmente a causa della mia ammirazione per il signor BERRYER. Se volete mandare a prendere il quadro, sarà a vostra disposizione dalle 10 alle 4 di ogni giorno. Il soggetto è la Sibilla che mostra il ramo d'oro. La tela è di almeno 60 e il telaio è pesante; avrete bisogno di una barella"...