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BIBLIOPHILIA - Livres et Autographes du XVIe siècle à nos jours

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345 results

Lot 1 - *Anonimo. [Le tocsain contre les massacreurs et auteurs des confusions en France. Con il quale si scopre la fonte e l'origine di tutti i mali che da tempo affliggono la Francia. Per incitare e convincere tutti i principi fedeli a lavorare per il ritiro dell'icella. Indirizzato a tutti i principi cristiani]. [Reims], [Jean Martin], [1577]. Piccolo in-8 di 163 ff (mancano i 4 fogli introduttivi compreso il titolo). Margini corti (dim. ff. 150 x 95 mm). Numerose vecchie macchie di umidità, fori di tarlo in alcuni punti (molto presenti e che raggiungono il testo nelle prime pagine), alcuni restauri cartacei (angolo dell'ultimo foglio mancante con piccola perdita di testo marginale). Rarissima prima edizione del primo pamphlet protestante che accusa apertamente la famiglia reale del massacro di San Bartolomeo e chiede ai principi francesi e alla regina Elisabetta d'Inghilterra di porre fine alla tirannia in Francia. (Brunet V, 872.) Segue: Discours de la persécution d'Angleterre, auquel sont contenues en partie les peines, travaux, afflictions, miseres, tourmens, morts tres-cruelles, & martyrs que les bons Catholiques endurent journellement pour la Foy & Religion Catholique, Apostolique & Romaine. Leggermente. 151 pp. Sporcizia in alcuni punti. Vitello marrone, dorso rigato e decorato, tr. rosso. Preziosa e paradossale riunione di queste due rare edizioni relative alle guerre di religione in Europa nel XVI secolo.

Starting price  500 EUR

Lot 5 - *JODELLE (Étienne). [Les Œuvres et meslanges poetiques d'Estienne Jodelle, sieur du Lymodin. Primo volume]. Parigi, Nicolas Chesneau, Mamert Patisson, 1574. In-4 volpe verde, frontespizio rosso, legatura ottocentesca con tavole originali in pergamena conservate. [7]-310 (misch.308)-[2] ff. mancanti del frontespizio, perdita molto ampia alle prime due foglie (con ampia perdita di testo) restaurata. Danni da tarlo. Rarissima prima edizione, pubblicata un anno dopo la morte di Étienne Jodelle (1532-1573) dall'amico Charles de La Mothe. Grande "restauratore" della grandezza del teatro francese e membro inamovibile della Pléiade, anche dopo la sua disgrazia (in seguito alla disastrosa rappresentazione del Recueil des Inscriptions nel 1558), Jodelle godette di una fama sfolgorante, importante ma di breve durata. Dopo un ritorno in auge grazie ai suoi scritti filocattolici, tuttavia non pubblicò più nulla fino alla sua morte, avvenuta nel 1573 all'età di 41 anni, e i suoi testi circolarono in forma manoscritta. Fu il suo amico ed esecutore testamentario Charles de La Mothe a raccogliere le sue carte e a pubblicare questa edizione postuma contenente 234 poesie e 3 opere teatrali: i vari poemi (Epître, Amours, Chapitres d'Amour, Chansons, Ode, Epithalame, Contr'Amour, Inscription, Sonnets, ecc.), la commedia L'Eugène, le due tragedie Cléopâtre (opera inaugurale del classicismo francese) e Didon e, infine, la famosa "Ode à la chasse" dedicata a Carlo IX. Sebbene l'editore intendesse pubblicare altri cinque o sei volumi in questo formato, questo primo volume delle Œuvres di Jodelle, straordinariamente stampato in corsivo, non ebbe seguito. Le edizioni delle Œuvres (1574 e 1583) sono quindi ricercate, poiché l'autore si rifiutò sempre di pubblicare durante la sua vita, ad eccezione di alcuni pezzi occasionali. A parte i difetti sopra citati, una buona copia con ampi margini (dimensioni dei ff. 232 x 155 mm). (Tchemerzine VI, 275; Thiébaud, 520).

Starting price  1500 EUR

Lot 7 - *NEVIZZANO (Giovanni). Clarissimi jurisconsulti d. Jo. de Nevizanis, civis Asten.., Silva nuptialis, in qua ex dictis moder. per regulam et fallentias plurime questiones quottidie in practica occurrentes nondum per quempiam redacte in materia matrimonii, dotium, filiationis, adulterii, originis, successionis et monitorialium, una cum remediis ad sedandum factiones de Guelfis et Gibellinis [....] Sumpte ex quaestione an sit utile nubere [...] Lyon, Jean Moulin, alias de Cambray, 1524. In-4 folio gotico di 174 ff. con 2 colonne, titolo incorniciato in nero e rosso, marca tipografica. Mezzo vitello avana, dorso scanalato e decorato, frontespizio in marmo nero (legatura del XIX secolo). Vecchio foxing, alcuni fori marginali o tarli, perdita restaurata all'ultimo foglio con perdita di testo. "Questa edizione e quella di Parigi, Vidoue pour Kerver 1521, in-8 goth, sono da preferire alle varie ristampe che furono fatte a Lione, 1545, 1556 e 1572, in-8, e anche a Venezia, nel 1570 e nel 1573, perché si sostiene che il testo di quest'ultima sia stato alterato, e che i passaggi contro le donne siano stati ammorbiditi [...]" Brunet. "Un libro bizzarro, in cui l'autore dispiega un'erudizione faceta con sostenuta serietà. I sarcasmi più grossolani contro le donne sono sparsi ovunque. È qui che troviamo che "Dio, dopo aver formato l'uomo, rimandò la creazione della donna, per prendersene cura contemporaneamente agli animali, e che si limitò a plasmare il suo corpo; quanto alla testa, non volle occuparsene e lasciò la sua organizzazione al diavolo". Gay. Targa manoscritta di De Grosieux le fils (Brunet IV, 47; Gay III, 1162).

Starting price  400 EUR

Lot 8 - * Post-incunaboli - CODRO (Antonio URCEO, detto). Hoc Codri volumine haec continentur. Orationes, seu sermones ut ipse appellabat. Epistolae. Silvae. Satyrae. Eglogae. Epigrammata. Bologna, Giovanni Antonio Benedetti, 1502 (7 marzo). 2 parti in un piccolo volume in folio di [111, di 112] e [54 di 65] ff. coll. A8 B-Q6 R4 S6 T4 A8 B-H6 I4. Marchio del libraio Benedetti al colophon. Il primo e l'ultimo foglio sono qui in facsimile accuratamente imitato (con data del colophon modificata alla fine per datare l'edizione al 1452...). Mancano il foglio A2 e gli ultimi 11 fogli. Perdita brevemente restaurata al fol. A3. Fori di tarlo sparsi che intaccano il testo in alcuni punti con perdite. Vitello marrone, dorso costolato con cifra coronata DAUPHIN (in parte sbiadita), frontespizio in marmo rosso (legatura del primo Settecento). Ex-libris del barone di Warenghien. Sfregato. Prima edizione di questo importante testo per l'umanesimo italiano. Poeta e insegnante di grammatica, retorica, poesia e greco a Bologna, Antonio Urceo (1446-1500) fu assunto come precettore dalla famiglia patrizia degli Ordelaffi e formò, tra gli altri, allievi illustri, Tra i suoi illustri allievi vi furono Nicolas Copernico e Philippe Béroalde le jeune, ai quali si deve questa edizione delle opere collettive del suo maestro (con l'aiuto di Jean de Pins e Bartolomeo Bianchini e l'incoraggiamento di Antonio Galeazzo Bentivoglio, al quale l'edizione è dedicata). Oltre alle lezioni, contiene una piccola raccolta di Epistolae, due libri di Sylvae in versi, un'Egloga e un libro di Epigrammi. Più della metà del volume è occupata dalle conferenze, che sono la testimonianza più eloquente della sua vita e dei suoi insegnamenti. "Prima edizione di quest'opera rara e ricercata". Brunet (II, 121).

Starting price  450 EUR

Lot 9 - *RAVISIUS TEXTOR (Jean TIXIER de RAVISI dit). Officinae Ioannis Ravisii textoris epitome. Lione, dagli eredi di Sébastien Gryphe, 1560. piccolo in-8 di 464-[5] pp., [1] bl. f., 470-[10] pp. (l'ultima con marchio del grifone), 87 pp. Vitello bruno, dorso scanalato, doppia cornice in triplice filetto a freddo sulle tavole, con foulard dorati nei pennacchi e al centro (legatura coeva). Legatura usurata con importanti strappi al dorso, sfregamenti, angoli opacizzati. Questa insolita enciclopedia di Jean Tixier de Ravisi, noto come Ravisius Textor, professore umanista presso il Collegio di Navarra e originario della regione della Nièvre, fu scritta per gli studenti all'inizio del XVI secolo. La prima edizione fu pubblicata a Basilea nel 1503 - la Cornucopia, terza e ultima parte, apparve nel 1551 - e passò attraverso numerose edizioni. Rabelais e Montaigne, come generazioni di studenti, attinsero a queste miscellanee, che nel XVII secolo furono derise come "dispensatrici di epiteti". Si tratta di migliaia di citazioni, fatti e aneddoti, alcuni relativi a personaggi famosi (suicidi, parricidi, annegamenti, morti per cinghiale, crocifissioni, folgorazioni, avvelenamenti, "in venereo actu mortui", riti funebri, malattie varie, ciechi e orbi, medici e farmacisti, professioni, calendari, bellezze e deformità, amanti, ecc,) effeminati ed eleganti, travestiti, incestuosi, adulteri, amanti degli animali, donne colte, giochi e spettacoli, militaria, nomi di cavalli e barche, pesci, riti doganali, vasi, abiti, eretici, esuli, indovini, miracoli naturali, veleni, astrologi, inventori, uccelli, animali, alberi, edifici, crudeli, avari, golosi, ubriaconi, nomi di sorgenti, mitologia ecc. ecc.) ecc. ecc.)

Starting price  200 EUR

Lot 10 - SENEQUE. Senecae Tragoediae. Venezia, Filippo Giunta, 1506. In-8 (167 x 98 mm) di 224 ff (coll. a-z⁸ &⁸ A-D⁸ (D8 vuoto)). Incisione rubricata in rosso e blu. Vitello marrone, dorso costolato con decorazione a freddo, etichetta del titolo manoscritta, tavole decorate con una grande decorazione di roulettes a freddo, bordi cesellati (legatura d'epoca). Sfregiato, mancanza di pelle alla coda del dorso, angoli opacizzati, mancanze ai fermagli. Lievi macchie marginali. Marginalia manoscritti (fine XVI secolo). Lievi danni da tarlo alle carte finali. Bella edizione in corsivo contenente per la prima volta un commento alla vita di Seneca e gli argumenta di Benedetto Riccardini. "Dopo l'edizione parigina di C. Fernandus, l'edizione di Benedetto Riccardini, detta 'Philologus', fu nuovamente pubblicata in Italia, ma a Firenze, dal famoso stampatore F. Giunta. L'edizione dimostra una ricerca tipografica e un nuovo modo di organizzare la pagina, inserendo un colophon alla fine del segnalibro e utilizzando il corsivo. Il testo è molto più stringato, senza dubbio destinato a una lettura più assidua da parte di un pubblico più vasto, soprattutto perché la copia è in formato ridotto. Le argomentazioni si ritrovano qui, ma in una nuova versione: sono in prosa e abbastanza sviluppate (tanto che la seconda edizione giuntina, del 1513, ne offrirà una versione abbreviata)."" Pascale Rey, ""Les éditions des tragédies de Sénèque conservées à la Bibliothèque nationale de France (XVe-XIXe s.)"", in L'Antiquité à la BnF, 17/01/2018, https://antiquitebnf.hypotheses.org/1643). Targhette (congregazioni religiose) e note manoscritte al titolo e alla parte superiore della prima pagina (tra cui una citazione di Seneca).

Starting price  1000 EUR

Lot 11 - *TIRAQUEAU (André). Opera omnia, quae hactemus extant, Septem Tomis distincta: quorum hic Primus continet libros: De Nobibilitate et Ivre Primigeniorum [...] Francfort, sn, 1574. In-folio di [12] ff. (compreso il titolo in una finissima cornice incisa con armi incise al verso, grandi armi incise alla dedica e un bel ritratto inciso dell'autore), 531 pp. e [19] ff. di indice. Resti di legatura (prima navata in legno con resti di fermagli e dorso). Il giureconsulto André Tiraqueau (1488-1558), giudice prevosto e luogotenente generale del Sénéchal du Poitou a Fontenay-le-Comte, accolse nella sua Cénacle de Fontenay-le-Comte (un circolo di studiosi composto principalmente da giuristi e grandi umanisti, filosofi, conoscitori della letteratura antica, filologi, storici e medici) i giovani monaci Pierre Lamy e François Rabelais, che lo utilizzarono come modello per il personaggio di Trinquamelle in Gargantua e Pantagruel. Il Tiers Livre si ispira in gran parte al De legibus ("Trattato sulle leggi") di Tiraqueau. Mantenne rapporti di amicizia con Christofle de Thou, Michel de l'Hospital e Charles Dumoulin. Nel 1541, il re lo chiamò a far parte del Parlamento di Parigi, dopo che qualche anno prima aveva rifiutato un seggio al Parlamento di Bordeaux. Le sue conoscenze enciclopediche e la sua arguzia gli valsero il titolo di "Varron del suo secolo" da parte di Theodore de Bèze. L'opera di André Tiraqueau fu di grande importanza per lo sviluppo della cultura giuridica francese ed ebbe un grande successo. Scrisse numerosi trattati, i più famosi dei quali sono il De nobilitate ("Trattato sulla nobiltà") e il De poenis temperandis ("Trattato sulla moderazione delle pene"). Il valore dei suoi scritti, ispirati ad autori greci e latini (Platone, Aristotele, Galeno e Cicerone), non risiede tanto nelle nuove soluzioni proposte, quanto nel contributo che egli diede, in tempi di fermento, alla riorganizzazione dei vari istituti giuridici al confine tra diritto comune e diritto consuetudinario. Nel suo trattato De legibus connubialibus, Tiraqueau ha fatto rivivere la Querelle des femmes affermando il ruolo protettivo del marito e, di conseguenza, la superiorità dell'uomo sulla donna. Alcune delle sue idee sono riprese da Panurge nel Terzo libro di Rabelais (fonte: Wikipedia).

Starting price  180 EUR

Lot 45 - MAROT (Jean). Le Magnifique Chasteau de Richelieu en général et en particulier, ou les plans, les elevations, et profils generaux et particuliers dudit chasteau, et de ses Avenuës, Basses-courts, Anti-courts, Courts, Corps de logis, Aisles, Galleries, Escuries, Maneges, Jardins, Bois, Parc, & genralement de tous ses Appartemens. Commencé & achevé par Jean Armand du Plessis, Cardinal Duc de Richelieu, sous la conduite de Jacques le Mercier, Architecte ordinaire du Roy. [Parigi, [De Buisine], [1660]. In-4 oblungo con [1] foglia di titolo a doppia pagina, [1] foglia a doppia pagina (dedica), [1] foglia a doppia pagina (avviso al lettore), 18 (di 19) tavole incise a doppia pagina (vedute, piante e sezioni). Tutti i fogli e le tavole (precedentemente montati su linguette) sono staccati. Vitello marrone, dorso scanalato e decorato (legatura d'epoca). Legatura molto usurata. Macchie sparse e leggere macchie marginali. Così com'è. Con 8 incisioni aggiuntive varie. L'opera è dedicata al Castello di Richelieu nell'Indre-et-Loire, commissionato nel 1631 dal cardinale e completato da Armand-Jean Du Plessis, duca di Richelieu, erede e nipote del primo, a Jacques Lemercier (circa 1582-1654), architetto della Sorbona, del Castello di Rueil, dell'Hôtel de Liancourt, della città di Richelieu e del Palais Cardinal, divenuto Palais Royal. Il castello ospitava le collezioni del cardinale, compresa la sua biblioteca, prima di essere quasi interamente distrutto durante la Rivoluzione.

Starting price  580 EUR

Lot 82 - *DU LAURENS (Henri-Joseph Abbé)]. Etrennes aux gens d'Eglise ou La Chandelle d'Arras; poeme heroi-comique, en XVIII chants. Arras, a spese dei monaci, 1775. In-12 di xvi-152 pp. Mezzo marocchino biondo con angoli, dorso scanalato e decorato, titolo dorato, data sulla coda (legatura del XIX secolo). Tracce di vernice verde sul margine inferiore di pagina iii, per il resto buona copia. "Poema licenzioso e antireligioso [...] L'abbé Dulaurens nacque a Douai nel 1719. Inizialmente era un mathurin; dopo aver chiesto senza successo il trasferimento all'Ordine di Cluny, lasciò la vita monastica per dedicarsi alla letteratura e venne a Parigi a questo scopo. Presto perseguito per aver pubblicato scritti liberi e irreligiosi, fu costretto a fuggire ad Amsterdam, Liegi e Francoforte. Non riuscì a guadagnare abbastanza con la sua penna e le persecuzioni lo seguirono ovunque. Nel 1767, la Camera ecclesiastica di Magonza lo condannò all'ergastolo; fu confinato nel convento di Mariabom, dove morì nel 1797. Aveva ingegno, immaginazione e una facilità prodigiosa. Compose La ginestra, un poema di ben 6.000 versi, in 22 giorni. La Chandelle d'Arras, che contiene altrettanti versi, fu iniziata il 2 settembre 1765 e data alle stampe il 17 dello stesso mese. Queste poesie non sono all'altezza della Pucelle di Voltaire, ma non sono prive di verve satirica e di pensieri originali, spesso felicemente espressi. Il suo romanzo Le Compère Mathieu è stato addirittura attribuito a Voltaire. (Barbier II, 308; Gay I, 533).

Starting price  40 EUR

Lot 83 - *ESTERNOT (Claude d'). Satire amorose e galanti, e l'ambizione di certi cortigiani nuovi venuti, e di gente di fortuna. A cura di S. B***. Amsterdam, Moetjens, 1721. In-12 di [1] f. titolo stampato in rosso e nero e 168 pp. Prima e ultima pagina brunite. Matite su una pagina. Piccole macchie sparse. "Claude d'Esternod nacque a Salins, nel 1590, e morì governatore di Ornans, nel 1630. Fu un soldato bon vivant, legato a Berthelot, Motin e altri poeti loro amici. Brossette e l'Abbé Goujet sostenevano, non si sa bene per quale motivo, che l'Espadon Saturnon fosse un po' più di un poeta. non si sa perché, che l'Espadon Satyrique dovesse essere attribuito a Fourquevaux, ma la critica moderna ha restituito a d'Esternod questo libro, di cui peraltro egli stesso ammise le ultime edizioni. Si conoscono almeno otto o nove edizioni; Tutte sono diventate rare e i bibliofili sono alla ricerca di copie pregiate. Dopo Régnier e Boileau, d'Esternod si colloca, nell'ordine dei satirici, più o meno sulla stessa linea di Dulaurens. L'Espadon è è certamente il libro satirico precedente all'epoca di Luigi XIV, dove c'è più verve e vigore, e se il lettore viene spesso mancato di rispetto, è un difetto per il quale eravamo allora molto indulgenti. Il luogotenente civile di Lione non vide nulla di biasimevole in Espadon e concesse un privilegio al libraio Jean Lautret che pubblicò queste poesie. Esse apparvero anche con i seguenti titoli: Satyres amoureuses et galantes, e Parnasse satyrique versi di Théophile". Gay. Senza la sedicesima satira, relativa a un "cappuccino che aveva gettato la sua tonaca nelle ortiche", anch'essa rifiutata dall'edizione olandese del 1680 (Gay II 156; Barbier IV, 428; Quérard supercheries I 430).

Starting price  30 EUR

Lote 98 - *LASCA (Anton Francesco GRAZZINI dit). La seconda cena ove si raccontano dieci bellissime, e piacevolissime novelle no mai più stampate all' illustriss. Sig. Giovanni Bouverye cavaliere inglese. In Stambul, Apresso Ibrahim Achmet Stampatore del Divano, con approvazione, e privilegio della Formidabile Porta Ottomanna, dell'Egira 122. In-12 di viii-220 pp. Vitello marmorizzato, dorso costolato e decorato, titolo in marmo rosso, triplo filetto dorato che incornicia le copertine, tr. rossa (legatura d'epoca). Lievi danni a un taglio, piccolissima perdita alla cuffia, un angolo usurato. Rara edizione pubblicata a Firenze nel 1743 dall'abate Andrea Bonducci, di questi racconti scritti a imitazione del Boccaccio e contenenti immagini comiche e curiose dei modi fiorentini del XVI secolo. Grazzini (1503-1584), detto Le Lasca, fu uno dei fondatori dell'Accademia degli Umidi e poi dell'Accademia della Crusca a Firenze intorno al 1540. Scrisse numerose opere, tra cui poesie, poemi burleschi, canzoni di carnevale e commedie. Dal 1542 pubblicò le sue opere con lo pseudonimo di "Il Lasca" o "Leuciscus". John Bouverie (1723 circa - 19 settembre 1750) è stato un antiquario e collezionista d'arte britannico che ha costruito una collezione di disegni oggi nota come Bouverie Collection, passata alla sorella Elizabeth, senza lasciare figli, poi a Sir Charles Middleton e infine al genero di Middleton, Sir Gerald Noel, padre del primo conte di Gainsborough. Bouverie morì a Guzel Hissar il 19 settembre 1750 mentre viaggiava nell'Impero Ottomano e osservava antichi resti in compagnia di Robert Wood e James Dawkins. Lievi tracce di foxing. Copia di pregio.

Precio de salida  70 EUR