DROUOT
lunedì 23 set a : 13:30 (CEST)

Una proprietà sul lago - Primo giorno di vendita

Beaussant Lefèvre & Associés - +33147704000 - Email CVV

Salle 4-5-6 - Salle 4-5-6 | Hôtel Drouot | 9 rue Drouot 75009 Paris, Francia
Exposition des lots
jeudi 19 septembre - 11:00/20:00, Salle 4-5-6
vendredi 20 septembre - 11:00/18:00, Salle 4-5-6
samedi 21 septembre - 11:00/18:00, Salle 4-5-6
dimanche 22 septembre - 11:00/18:00, Salle 4-5-6
Información Condiciones de venta
Live
Inscribirse en la subasta
Filtros
294 Resultados

编号 1 - Capitoli di dogana. In Torino, per Gio[vanni] Battista Valetta, 1721. In-folio, pergamena rigida, dorso muto; legatura usurata con lunga spaccatura nella copertina del primo piatto, macchie marcate sui primi fogli (legatura coeva). Raccolta di provvedimenti fiscali presi dal duca di Savoia Victor-AmédéeII, il 14gennaio 1720 (tranne uno del 28agosto 1721), riguardanti le tasse da riscuotere in varie località della Savoia e del Piemonte, su ogni tipo di merce: tabacco, acquavite, carta bollata, ecc. Nell'agosto 1720 Vittorio Amedeo II, allora re di Sicilia, ricevette il Regno di Sardegna in cambio del Regno di Sicilia. Rara copia con appendici e traduzioni in francese, tra cui: 1.Capitoli di dogana, entranea di Grassina, tratta, foranea, e transito; dacito grande, e piccolo di Susa; dritto d'un percento; dacito di Vercelli; gabella di carne, corame, e foglietta, & altri uniti, con luoro respettive tariffe. InTorino, per Gio[vanni] Battista Valetta, 1721. 136-26-(2blanches)pp. (Antonio Manno e Vincenzo Promis, Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia, Torino, Brocca, 1884, vol.I, n°1887, solo per questo numero). -2.Vittorio Amedeo per grazia di Dio rè di Sicilia [...] Volendo noi provedere [...]. In Torino per Gio[vanni] Battista Valetta, 1720. 24pp. -3.Vittorio Amedeo [...]. Quando avevamo giusto motivo di credere [...]. In Torino per Gio[vanni] Battista Valetta, 1720. 20-6-(2blanches)pp. -4.Vittorio Amedeo [...]. Ancor che sia di nissun aggravio a sudditi [...]. In Torino per Gio[vanni] Battista Valetta, 1720. 11-(una bianca)-3-(una bianca)pp. -5.Vittorio Amedeo [...]. Goderessimo volentieri di sentire [...]. In Torino per Gio[vanni] Battista Valetta, 1720. 12-3-(una bianca)pp. -6.Vittorio Amedeo [...]. Le strettezze delle nostre finanze [...]. In Torino per Gio[vanni] Battista Valetta, 1720. 12-2-(2blanches)pp. -7.Vittorio Amedeo [...]. Abbenché nell'editto nostro [...]. InTorino per Gio[vanni] Battista Valetta, 1721. 4pp.-8 Articoli di douane, entrée, & dace de Grassine, de la traite, dixième des chanvres, & vingtième des toiles, & du fil; de la grande, &petite dace de Suse; du droit d'un pour cent, réduit à demy pour cent; et des articles communs aux gabelles unies, avec leurs tarifs respectifs. A Torino, presso Jean-Baptiste Valetta, 1721. 118-(2 bianche)pp; mancano 2 ff. corrispondenti alle pp.61-64. Traduzione della precedente n. 1, tranne che per l'indice. -9.Victor Amé par la grâce de Dieu roy de Sicile [...]. Il bene e la tranquillità pubblica dei nostri sudditi [...]. ÀTorino, chez Jean-Baptiste Valetta, 1720. 31-(uneblanche) pp. -10.Victor Amé [...]. La molteplicità degli editti [...]. ÀTorino, chez Jean-Baptiste Valetta, 1720. 20pp. Traduzione del precedente n. 3. -11 Victor Amé [...]. Quoique la gabelle générale du tabac [...]. 12pp. ÀTorino, chez Jean-Baptiste Valetta, 1720. Traduzione della precedente n. 4. -12 Victor Amé [...]. L'esaurimento delle nostre finanze [...]. ÀTorino, chez Jean-Baptiste Valetta, 1720. 10-(2blanches)pp. Traduzione del precedente n. 6.

估价 200 - 300 EUR

编号 2 - FERRERO (Francesco-Maria). Augustæ regiæque Sabaudæ domus arbor gentilitia. Augustæ Taurinorum [Torino], ex typographia Io[hannis]Baptistæ Zappatæ, 1702. In-folio, 208pp, stampa bilingue latino e francese, mezzo vitello fulvo maculato, dorso scanalato, suddiviso e decorato con motivi dorati tra cui il fleur-de-lis con titoli ed ex-libris rossi, tavole in pergamena marmorizzata, bordi maculati; foglio di errata corrige mancante (pag. 209 con verso vuoto); dorso usurato con mancanza di pelle da un nervo, un dorso completamente spaccato, prime e ultime pagine un po' sporche, alcune note e sottolineature a matita (rilegatura del 1840 circa). Prima edizione di questa genealogia di Casa Savoia, accompagnata da testimonianze storiche. Illustrazioni in rame con 33 (di 37) tavole fuori testo: frontespizio di Georges Tasnière da Giulio-Cesare Grampino, e 32 ritratti di Georges Tasnière, Pierre Giffart e Jean-Baptiste Bouchet dal pittore Annécian François Josserme dit Lange (Antonio Manno e Vincenzo Promis, Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia, Torino, Brocca, 1884, vol.I, n°1887, n°171, con 30 tavole; Saffroy, vol.III, n°50113, con 36 tavole). Grande impiegato e storico del Ducato di Savoia, Francesco-Maria Ferrero (1655-1730), figlio del conte di Lavriano, ottenne la carica di economo regio creata per lui nel 1707 e fu incaricato dell'amministrazione dei benefici vacanti. Fu anche nominato prevosto di Montcenis (1717), abate del monastero di Santo-Stefano d'Ivrée (1718) e svolse un ruolo attivo nella riforma dell'Università di Torino. Pubblicò la presente opera, seguita da una monografia sulla città di Torino (1712) e da un trattato di linguistica italiana (1722). Provenienza: Société Héraldique (vignetta armoriale ex-libris incisa in rame sul primo foglio volante). -Collège héraldique de France (timbri ex-libris sul titolo).

估价 500 - 600 EUR

编号 3 - [FRANÇOIS DE SALES]. - ARNAULD (Antoine). Le Magnifique triomphe de saint François de Sales, évesque et prince de Genève, fondateur de l'Ordre de la Visitation de sainte Marie. A Parigi, Gilles Tompère, 1680. Piccolo in-8, 10pp. numerate 1-10, 16pp. non numerate, 134pp. numerate da 11 a 144, 147pp. numerate da 73 a 219, 11pp. non numerate; segnature: A4-B1, ã4, 4, B2-3, C-I4, K*-N*8, O*4, K-Z4, Aa-Ee4, Ff1, 2; marocchino tabacco, dorso scanalato, doppio filetto a freddo che divide il dorso e incornicia le tavole, filetto dorato ai margini, laccio interno dorato, bordi dorati; testa e prima di copertina leggermente soleggiate (legatura del XIX secolo). Apoteosi di San Francesco di Sales, che unisce un'antologia dei suoi pensieri e testi dello stesso Antoine Arnauld - non il grande Arnauld, come ha sottolineato Sainte-Beuve. L'interesse di Antoine Arnauld per il santo potrebbe derivare dal fatto che, in qualità di parroco dell'Hôpital Général de Paris, noto come La Salpêtrière, dove venivano rinchiusi i mendicanti, sarebbe stato sensibile all'Introduction à la vie dévote, in cui San Francesco di Sales afferma di considerare i luoghi di reclusione - ospedali o carceri - come luoghi di salvezza in cui occorre prestare un'adeguata cura pastorale. Bel ritratto-frontespizio di San Francesco di Sales inciso in rame fuori testo da Herman Weyen dopo Jean Boulanger. Un caso bibliografico. Si tratta probabilmente della prima edizione, o almeno della prima ad essere pubblicata, se si tiene conto del fatto che la CcFr non possiede una sola copia di un'edizione precedente, e se si considerano i seguenti elementi: qui troviamo la menzione di "seconda edizione" nel titolo, e quella di "seconda stampa" nella prefazione. Il volume forma un insieme composito: da un lato comprende una prima serie di 113 ff. in segnatura regolare (cioè 219pp. impaginate, seguite da 7 pagine non impaginate per l'indice), con diversi testi, alcuni dei quali sembrano chiaramente essere pezzi occasionali scritti in occasione della canonizzazione ("trionfo") di San Francesco di Sales (1665) - l'indice cita solo i testi di questa prima serie. Il volume comprende anche una serie di 46 ff. aggiunti in un secondo momento, con firme in maiuscolo accompagnate da una stella o in minuscolo sormontate da una tilde, che riportano testi aggiuntivi: trattati di pietà, preghiere, un testo su san Francesco di Sales e i suoi confratelli, e una prefazione che menziona il fatto che la canonizzazione è passata da tempo. Tuttavia, le due serie di fogli stampati recano date dello stesso anno: la prima serie comprende un titolo del 1680, le approvazioni di due teologi della Sorbona del giugno e dell'agosto 1680 e un permesso del tenente generale della polizia di Parigi, Gabriel Nicolas de LaReynie, del giugno 1680; analogamente, la seconda serie di fogli stampati reca un'approvazione del vescovo di Ginevra dell'agosto 1680. Tuttavia, le date della prima serie appaiono sul frontespizio e sull'ultimo foglio, entrambi apparentemente su carta diversa, il che farebbe logicamente pensare che siano stati rinnovati per la "seconda edizione" e che quindi appartengano alla seconda serie. In ogni caso, è molto probabile che l'opera nella sua forma prima delle aggiunte non sia mai stata distribuita. Provenienza: Pingon (doppia firma sul titolo, cancellata). Forse dalla famiglia savoiarda di questo nome, i baroni di Cusy, una delle cui mogli sposò il fratello di San Francesco di Sales.

估价 150 - 200 EUR

编号 4 - FRANÇOIS DE SALES (santo). Autografo firmato "Françs e[vêque] de Geneve". Annecy, 11giugno 1621. 34p. in-folio; alcune macchie di inchiostro; incorniciato sotto vetro. "Sur la remonstrance a nous faite a Thonon tendant aux fins que les ecclesiastiques de la congregation de Notre-Dame de Tonon ayent a faire celebrer la sainte messe et fasse la station accoustumee dans le diocese pour les fideles trespassés dont les cors reposent au cimetiere de Saint-Bon [à Thonon-les-Bains]"; incarichiamo i sieurs de Blomay, prefetto, e de Chatillon, plebain [in Savoia, un "plebain" era un parroco nominato da un capitolo], di vedere cosa sarà più a gloria di Dio, e di ordinare da parte nostra ciò che deve essere osservato a questo proposito e, se c'è qualche difficoltà, di inviarci il loro consiglio su cui possiamo agire..." Thonon e la sua Sainte-Maison sul fronte cattolico. Durante l'occupazione bernese (1536-1567), Thonon e la regione dello Chablais si erano convertiti alla Riforma; quando tornarono agli Stati di Savoia, il duca era deciso a ripristinare il cattolicesimo e a farne una cittadella della Controriforma. A tal fine, si avvalse dell'aiuto dei successivi vescovi di Ginevra, tra cui, dal 1602 al 1622, San Francesco di Sales. Nel 1599 fu fondata a Thonon una Sainte-Maison, un complesso di istituzioni dedicate all'educazione e alla predicazione cattolica. In questo compito era sostenuta da una confraternita istituita dal Papa con il nome di Notre-Dame-de-la-Compassion, la cui azione consisteva nel promuovere la conversione dei protestanti, aiutare i missionari e assistere i nuovi convertiti. Claude de Blonay, amico di san Francesco di Sales, e Jean de Châtillon, citato in questa lettera, lavorarono alla Sainte-Maison de Thonon rispettivamente come prefetto e amministratore. Provenienza: Claude-Marie Magnin, vescovo di Annecy (1802-1879). François de Sales, OEuvres complètes, Paris, J.-P.Migne, vol.VI, 1862, col.844, n°cccxx, che indica la provenienza di cui sopra.

估价 1 000 - 1 200 EUR

编号 5 - FRANÇOIS DE SALES (santo). Lettera autografa, [molto probabilmente indirizzata a Santa Giovanna di Chantal]. S.l.n.d. Una p. in-4oblunga, montata su cartoncino e incorniciata sotto vetro. "Ho ripensato, mia carissima madre, al desiderio di M[m]ede Gouffier di venire a prenderti, e ne ho parlato con le sue lettere, e mi è venuto in mente che forse non sarebbe così fuori questione come mi era sembrato all'inizio, dato che ha una mente così turbata e la sua mente è piena di cose che la affliggono. Se Dio vuole, ne parleremo questa sera, ma voi ci penserete un po', e io avrò questo piccolo motivo per salutare il cuore tanto amato di mia madre. Dopo aver letto l'Introduzione alla Vita devota di San Francesco di Sales, Maria Elisabetta di Gouffier entrò in contatto con quest'ultimo e, grazie a lui, poté lasciare il suo monastero di Le Paraclet nel 1614 per visitare Jeanne de Chantal nel monastero di Annecy (1613). Ottenne anche il permesso di rimanere lì per un certo periodo e di indossare l'abito, ma senza essere una monaca della Visitazione. In seguito rese servizi eccezionali all'Ordine, aiutando a fondare nuovi monasteri a Moulins e a Parigi nella sua casa nel Faubourg Saint-Marcel (1619). Tuttavia, spirito esaltato e instabile, chiese di lasciare la Visitazione (1620) ed entrò in conflitto con la madre di Chantal per questioni di denaro. Santa Giovanna di Chantal, fondatrice dell'Ordine della Visitazione. Jeanne Fremyot (1572-1641), baronessa di Chantal per matrimonio, era figlia di un presidente del parlamento della Borgogna. Dopo aver conosciuto San Francesco di Sales, venuto a predicare a Digione, gli chiese di diventare il suo direttore spirituale. Rimasta vedova, raggiunse San Francesco di Sales ad Annecy e con lui fondò l'Ordine della Visitazione nel 1609. Assicurò lo sviluppo di una vasta rete di monasteri, che animò con il suo zelo - e fu canonizzata nel 1767. Era anche la nonna della marchesa di Sévigné. Provenienza: vescovo Pierre-Joseph Rey di Annecy (1770-1842, nota autografa firmata con sigillo in ceralacca rossa sul verso). Nel 1826, Mons. Rey, allora vescovo di Pignerol, tenne un discorso alla Corte di Piemonte-Sardegna in occasione della traslazione delle reliquie di San Francesco di Sales e di Santa Giovanna di Chantal nella nuova Basilica della Visitazione. Nel 1836, come vescovo di Annecy, istituì un triduo di preghiere in onore di Francesco di Sales nella cappella del castello di Allinges. -Canonico Mercier, parroco della parrocchia di Notre-Dame di Chambéry, che mantenne legami speciali con la Visitazione Sainte-Marie di Chambéry, diventandone il referente nel 1867. François de Sales, OEuvres complètes, J.-P.Migne, vol.VI, 1862, col.1094, n°xlvi, che propone l'identificazione del destinatario e indica la provenienza di cui sopra.

估价 800 - 1 000 EUR

编号 6 - GUICHENON (Samuel). Histoire généalogique de la royale Maison de Savoie. ÀTorino, chez Jean-Michel Briolo, 1778-1780. 4 (di 5) volumi in-folio, 24 [numerati vàxxviii senza mancanze]-435-(1) +458 +444 +(6)-406-(6 di cui l'ultimo vuoto)pp, titoli stampati in rosso e nero, mezza basetta marrone con angoli, dorso costolato con titoli (rosso e verde per i 3 volumi della Storia e biondo per il volume delle prove), bordi rossi; seconda parte del volumeIV mancante (continuazione delle prove, compresa la Bibliotheca Sebusiana), legature sfregate con dorso leggermente macchiato, una piccola etichetta cartacea manoscritta alla testa del primo volume, un archetto e angoli usurati (legatura coeva). Edizione ampliata di questo classico pubblicato originariamente nel 1660: "Edizione più bella dell'originale, altrettanto rara, ma meno ricercata" (Saffroy, vol.III, n°50107). Ampiamente illustrata: 54 composizioni incise in rame, la maggior parte da Luigi Valperga, (principalmente ritratti e rappresentazioni di monumenti funerari), tra cui una in ripetizione con i titoli, comprendente 4 hors texte di cui 3 pieghevoli; e più di 310 vignette incise in legno (principalmente rappresentazioni sigillografiche, numismatiche e araldiche). La prima opera storiografica moderna sulla Savoia. Questa vasta storia genealogica, la cui stesura richiese dieci anni, contiene una serie di racconti storici che seguono l'ordine di successione dei duchi, con deviazioni per evocare il destino di personaggi appartenenti ai rami laterali della famiglia. In quest'opera, commissionata dalla duchessa di Savoia Christine de France (figlia di Enrico IV), Samuel Guichenon si proponeva certamente di dimostrare l'età e la potenza della dinastia savoiarda, sottolineandone i legami con la Casa di Francia, ma applicò i metodi scientifici della storiografia francese stabiliti da Étienne Pasquier e Claude Fauchet. A differenza dei suoi predecessori, che si limitavano a compilare annali e cronache antiche, Samuel Guichenon cercò sistematicamente di confrontare le versioni precedenti e, soprattutto, di costituire un corpus di fonti affidabili copiando i documenti originali. Per questo, nonostante alcuni errori, l'opera è ancora oggi di grande utilità per gli storici. Il più grande storico della Savoia. Samuel Guichenon (1607-1664) proveniva da una famiglia protestante di Mâcon, ma si convertì nel 1631. Inizialmente esercitò la professione di avvocato a Bourg-en-Bresse prima di sposarsi bene, il che gli permise di dedicarsi interamente alle opere storiche. La pubblicazione della sua Histoire de Bresse et du Bugey (1650) lo portò all'attenzione del mondo colto e gli valse le cariche di storiografo di Francia e storiografo di Dombes. In seguito entrò al servizio della duchessa di Savoia, Cristina di Francia (1606-1663), che a sua volta lo nominò storiografo di Savoia e lo incaricò di scrivere la storia della dinastia sabauda, cosa che fece con la presente opera. Provenienza: Conti di Antiochia (bolli ex-libris).

估价 300 - 400 EUR

编号 8 - SALES (Charles-Auguste de). LePourpris historique de la Maison de Sales de Thorenc en Genevois. AAnnessy, da Jacques Clerc, 1659. Piccolo folio, (12)-571-(una bianca)-(12)pp. su pergamena semidura; rilegatura usurata e macchiata con alcune perdite della copertina; alcune bagnature, più ampie sui primi fogli, foxing sparso (legatura coeva). Prima edizione. A gloria della famiglia de Sales. Fonti attendibili attestano l'antica nobiltà di questa famiglia a partire dal XIII secolo, ma l'autore non esita qui a farla risalire a origini favolose, evocando un Gérard de Sales che fu araldo del re RodolpheIII di Borgogna all'inizio del XII secolo. In tono polemico, persino rissoso, Carlo Augusto di Sales erige un monumento alla gloria della sua famiglia, concludendolo con un elogio del proprio padre e dello zio San Francesco di Sales. L'organizzazione dell'opera è molto insolita e prende poeticamente in prestito il vocabolario dell'agrimensura: la storia della famiglia è presentata come se occupasse un territorio del tempo, un "pourpris" (termine già arcaico all'epoca, che significa recinto, recinto, luogo occupato dall'uomo), e il testo non è qui diviso in "libri" e "capitoli", ma in "toises" e "feet" che misurano questo "pourpris", come tante epoche e periodi di questa storia. L'autore, che è stato criticato prima della pubblicazione per i suoi pregiudizi, ne dà una forte giustificazione nella sua prefazione. Charles-Auguste de Sales, che aveva dedicato molto tempo alla copiatura di documenti originali in vista della stesura di un più ambizioso nobiliario savoiardo, rinunciò a questo nuovo progetto e passò le sue carte allo storico Samuel Guichenon, che stava allora preparando la sua Histoire généalogique de la royale Maison de Savoie. Charles-Auguste de Sales (1606-1660), nipote e successore di San Francesco di Sales alla sede episcopale di Ginevra, fissata ad Annecy, aveva pubblicato diverse altre opere, tra cui una vita di San Francesco di Sales (1634, in due versioni, una latina e l'altra francese). Quest'opera è estremamente rara: solo 7 copie sono elencate nel CcFr, conservate nelle biblioteche comunali di Annecy, Besançon, Chambéry, Grenoble, Louviers, Lione e Moulins. Gaston Saffroy (vol.III, n°49720) non è riuscito a vederne una copia e cita senza collazione quella della biblioteca di Chambéry.

估价 800 - 1 000 EUR

编号 9 - ANDERSON (Æneas). Relation de l'ambassade du Lord Macartney à la Chine, dans les années 1792, 1793 et1794. Paris, Denné le jeune, Bocquillon et Poisson, l'anIV [1795-1796]. 2tomi in un volume in-8, (2dont la seconde blanche)-xxiv-vii-(1)-255-(uneblanche)-(2dont la seconde blanche)-227-(uneblanche)pp, basano marrone, dorso costolato, cloisonné e fleuronné con titolo in giallo marrone, doppio filetto nero che incornicia le tavole, bordi rabescati, margini maculati; senza il mezzo titolo del secondo volume; tavole del secondo volume rilegate dopo quelle del primo; fasce e angoli usurati, piccola macchia sulla prima di copertina (legatura coeva). Prima traduzione francese, in una seconda edizione pubblicata lo stesso anno dell'originale, di quest'opera pubblicata per la prima volta in inglese nel 1795. Ritratto-frontespizio dell'imperatore Qianlong (K'ien-Long) inciso su rame. Ambasciata di Lord Macartney in Cina. La progressiva chiusura della Cina dall'inizio del XVIII secolo, quando solo Canton rimaneva aperta agli europei, spinse l'Inghilterra a inviare un'ambasciata all'imperatore per ottenere una maggiore libertà di commercio, in particolare del tè. L'ambasciata, guidata da Lord Macartney, compì un lungo viaggio via mare, passando per Madeira, le Canarie, Capo Verde, Rio de Janeiro e poi, dopo aver doppiato il Capo di Buona Speranza, Giava, Sumatra, la Cocincina e la Cina fino alla foce dello Yang-Tse-Kiang. Lord Macartney raggiunse quindi Pechino e la residenza estiva dell'imperatore a Jehol. Il resoconto di Enea Anderson è una delle fonti principali su questa ambasciata, insieme ai resoconti di John Barrow, Samuel Holmes, Johann Christian Huttner e George Staunton. Come servitore di Lord Macartney, Enea Anderson si dimostrò un osservatore intelligente, attento e di larghe vedute. Dopo il suo ritorno dalla Cina, divenne ufficiale dell'esercito britannico e prestò servizio a Malta e in Egitto contro i francesi. Congiunto: Levaillant (François) [e Casimir Varon]. Voyage [...] dans l'intérieur de l'Afrique, par le Cap de Bonne-Espérance, dans les années 1780, 81, 82, 83, 84 &85. ÀParis, chez Leroy, 1790. 2 volumi in-8, basamento marrone marmorizzato, un po' usurato (legatura d'epoca). Tavole incise in rame hors texte, alcune foglie incomplete.

估价 200 - 300 EUR

编号 10 - [ARCY (Michel Larcher, marchese d'). - Manoscritto intitolato "Catalogue des livres de M.Larcher. Paris 1738". In-folio, vitello marmorizzato marrone, dorso scanalato, suddiviso e decorato con fiori, frontespizio rosso granata, triplo filetto dorato sulle copertine, roulette dorata su dorso e dorso; legatura usurata con mancanze alle testate e agli angoli, nota manoscritta ritagliata nel margine del primo foglio volante (legatura d'epoca). Catalogo di una biblioteca costituita in tre fasi nell'arco di un secolo e mezzo. Biblioteca del marchese d'Arcy, Michel Larcher (1714-1772). 85 ff. manoscritte sul fronte. Catalogo redatto secondo un piano tematico, con l'indicazione per ogni opera del numero di volumi, del formato e della collocazione nella biblioteca. Membro del Parlamento di Parigi nel 1735, Michel Larcher divenne maître des requêtes nel 1741. Una sua cugina aveva sposato il marchese di Paulmy e conte d'Argenson, Marc-Pierre de Voyer. Elenco delle opere acquisite dal marchese d'Arcy Michel-François-Louis Larcher (1754-1804), figlio del primo. Una decina di pagine, per lo più a doppia facciata, per libri generalmente pubblicati negli anni 1770-1800. Il marchese non ricoprì alcuna carica pubblica e si dedicò alla gestione della sua tenuta borgognona. Queste opere furono acquistate dal conte di Antioche, Alphonse-Charles de Brotty (1813-1882), e conservate presso il castello di Sélore a Saône-et-Loire. Una quindicina di pagine fronte-retro. La stesura di questo catalogo, iniziata nel 1872, fu interrotta prima di essere completata. Alphonse-Charles de Brotty lo aveva ereditato dalla sorella Françoise-Gabrielle Céline de Brotty, seconda moglie di Georges Thomé de Saint-Cyr, a sua volta secondo marito di Sophie Jacquelin-Dulphé, che era stata prima moglie del marchese di Arcy, Michel-François-Louis Larcher. Legato con le armi di Michel Larcher (ferro mancante nell'OHR). Allegato un disegno della pianta di un castello (XVIII o inizio XIX secolo, inchiostro e penna con lumeggiature in marrone, circa 32x7,5 cm con ritagli). Provenienza: Conti di Antiochia (bollo ex-libris che copre altri due, tra cui uno di Michel Larcher).

估价 500 - 600 EUR

编号 12 - BARBEY D'AUREVILLY (Jules). - GUÉRIN (Eugénie de). Reliquiæ. Caen, stampato da A. Hardel, 1855. In-16, (8 di cui gli ultimi 4 in bianco)-60 [numerati vàlxiv]-44-(4 di cui gli ultimi 3 in bianco)-144pp, tutte seguite da 12 ff. in bianco sulla stessa carta hollande filigranata "Blauw", l'ultima delle quali incollata al foglio inferiore; pergamena rigida con sottili sovrapposizioni, dorso liscio, filetti dorati che dividono il dorso e incorniciano le tavole, con fleuron dorati sul dorso e nei pennacchi delle tavole, iniziali "J. B. D'A.".B.D'A." dorate in un medaglione dorato al centro della tavola superiore, capilettera dorati sui testimoni; legatura appannata con tavole leggermente sbiadite e lieve strappo al dorso (legatura d'epoca). Rarissima prima edizione, stampata hors commerce in soli 50 esemplari su hollande, tra cui questo, e almeno un esemplare su carta rosa. Fu stampata nel dicembre 1855 a spese di Guillaume-Stanislas Trébutien, orientalista, medievalista, studioso normanno, conservatore della biblioteca di Caen e amico intimo di Jules Barbey d'Aurevilly. Un gioiello bibliofilo per pochi fortunati. Barbey e Trébutien curarono molto la preparazione del volume, scegliendone personalmente il formato, la carta, i caratteri e l'impaginazione tipografica, secondo i propri criteri di eleganza. L'opera, che, secondo la giustificazione della tiratura, "non si vende", è stata inviata solo a pochi amici e critici. Barbey ne spiega le ragioni in una lettera a Trébutien dell'aprile 1854: "Questa pubblicazione non è commerciale. È un Entre nous e un Entre ceux qui nous ressemblent". Cimeli letterari" di Eugénie de Guérin, preceduti da una lunga prefazione di Barbey (pp.vàlxiv). Tra queste reliquie figurano le mirabili lettere di sensibilità e stile che scrisse all'amato fratello, il poeta Maurice de Guérin, lo struggente diario di dolore e misticismo che tenne dopo la sua morte prematura, e altre lettere che scrisse al poeta bretone Hippolyte LaMorvonnais. Quando Barbey inviò una copia di quest'opera a Charles Baudelaire nel febbraio 1856, questi commentò: "È rara e preziosa come il diamante blu del signor Hope [una famosa gemma appena esposta all'Esposizione Universale]". Questo monumento alla letteratura femminile contiene anche due poesie di Maurice de Guérin. La personalità di Eugénie de Guérin ha ispirato Barbey a creare alcune caratteristiche di Aimée de Spens in Le Chevalier Destouches e della suora carmelitana Calixte Sombreval in Un Prêtre marié. Lettera autografa firmata di Trébutien a Jules Barbey d'Aurevilly: "Donné par moi G.S.Trébutien à Moi J.Barbey d'Aurevilly, dans mon nid de passer solitarius. Caen, 29settembre 1853, giorno di S.Michel Archange". Trébutien scrisse i due "moi" con l'inchiostro rosso, per sottolineare che la loro amicizia li rendeva un unico cuore. Il termine latino passer solitarius ("passero solitario") era uno dei nomignoli affettuosi con cui Barbey d'Aurevilly lo chiamava talvolta. Copia di Jules Barbey d'Aurevilly (iniziali dorate sulla prima di copertina). Tomba letteraria di Eugénie e Maurice de Guérin. Compagno di studi e amico di Barbey d'Aurevilly, Maurice de Guérin (1810-1839), come Barbey d'Aurevilly, si dedicò alla scrittura, soprattutto alla poesia, ma morì molto giovane di tubercolosi: durante la sua vita pubblicò solo alcuni testi su riviste e rimase poco conosciuto, nonostante l'articolo che George Sand gli dedicò nel 1840 sulla Revue des deux mondes. Anche la sorella Eugénie (1805-1848) aveva un'inclinazione letteraria e si dimostrò una scrittrice e una diarista di grande qualità. Barbey la conobbe nel 1838 e disse di essere stato colpito dalla sua bruttezza ma anche dalla sua profondità e dal suo misticismo. Nutriva un amore esaltato per il fratello Maurice e promise di far stampare le sue opere, ma morì prima di poter mantenere la promessa. Barbey, sollecitato da Eugénie de Guérin, non la aiutò veramente in questa missione e finì per allontanarsi, ma si pentì in seguito della sua sconsideratezza quando, convertitosi a una vita meno disordinata e più cristiana, seppe che Eugénie era morta pregando per la sua salvezza. Sebbene Barbey e Trébutien avessero progettato un'edizione delle opere di Maurice de Guérin fin dal 1844, fu solo dopo la sua "conversione", nel 1853, che il progetto prese realmente forma. I due amici riunirono le carte di Maurice de Guérin (Barbey ne possedeva alcune) e, in mancanza di queste, le copie, nonché i testi di Eugénie de Guérin conservati dalla sorella di quest'ultima, Marie. Nasce quindi l'idea di un doppio progetto editoriale delle opere del fratello e della sorella, poiché Trébutien desidera pubblicare anche le opere di Eugénie de Guérin.

估价 400 - 500 EUR

编号 13 - BOSSE (Abraham). Raccolta di 2 opere, rilegate in un volumetto in-8, vitello fulvo smaltato, dorso liscio cloisonné e decorato con motivi dorati con frontespizio color granata, triplice filetto dorato che incornicia le copertine con terminali angolari, bordi filettati, roulette interna dorata, bordi punteggiati di rosso; testata superiore danneggiata, angoli usurati (legatura del 1700 circa). Abraham Bosse (1604-1676 circa), uno dei più illustri incisori francesi, era figlio di un sarto tedesco emigrato a Tours. Fu anche matematico e geometra e pubblicò le sue opere sulla geometria e sull'arte dell'incisione, tra cui alcune basate sui trattati dell'architetto e ingegnere Girard Desargues sulla prospettiva, le meridiane e la stereotomia. Riunione dei suoi due principali libri sulla prospettiva, uno teorico e l'altro pratico. -Maniere universali di M. Desargues, per praticare la prospettiva a piedini, come quella geometrica. Include i luoghi e le proporzioni dei tocchi forti e deboli, colorati o colorati. AParis, stampato da Pierre Des-Hayes. 1647 [sul frontespizio] e 1648 [sul titolo a stampa]. Piccolo in-8, 352pp. come segue: 16pp. non numerate, pp.1to168, 8pp. (con 2 colonne per pagina, numerate 169to184), pp.169to176 (contate come 185to192), pp.193to312, 8pp. non numerate (contate come 313to320), pp.321to342, 2pp. non numerate. Prima edizione. Grande illustrazione incisa in rame da Abraham Bosse. Fuori testo: frontespizio con titolo, ritratto di Michel Larcher e 81 tavole in gran parte fronte/retro (con un secondo frontespizio e 156 composizioni numerate e timbrate, di cui 2 ripetute). Uno dei fogli di tavole è stato piegato dal rilegatore e fissato al margine esterno di un foglio di testo. Nel testo, 2 vignette: una dedica a Michel Larcher illustrata con il suo stemma e una dimostrazione numerica che accompagna la composizione n. 156 (Abraham Bosse, savant graveur, Maxime Préaud e Sophie Join-Lambert eds, Paris, BnF, e Tours, Musée des Beaux-Arts, pp.61-62, 244-251 e325; Berlin, n. 4716; Fowler, n. 56). Un grande trattato scientifico e artistico. Utilizzando una pedagogia razionale e cartesiana, Abraham Bosse espone e amplia le teorie di Girard Desargues: tratta la prospettiva applicata al disegno delle figure e delle loro ombre, poi applicata alle variazioni di tonalità e di colore a seconda della distanza degli oggetti rappresentati, e vi aggiunge complementi teorici tra cui il trattato che Girard Desargues stesso aveva pubblicato nel 1636. Egli suggerì che il disegno geometrico e quello prospettico dovessero conformarsi l'uno all'altro: per "disegno geometrico" si intende il disegno della proiezione ortogonale di un oggetto su un piano orizzontale o verticale, che consente ai costruttori o agli artigiani di leggere le dimensioni e di eseguire la fabbricazione o la costruzione. Praticare "le perspectif" (il termine "petit pied" indica una scala ridotta) significa disegnare un oggetto visto da un certo punto a una determinata distanza, che è un'arte liberale e prerogativa dell'architetto. Suggerendo questa conformità tra "geometrico" e "prospettico", Abraham Bosse rovescia le gerarchie tradizionali e "conferisce ai lavoratori manuali le loro lettere di nobiltà". Se a questo si aggiunge la combinazione di incisione e pittura in quella che [egli] chiamava arte del ritratto, non c'è dubbio che abbia tentato una liberalizzazione intellettuale e sociale dell'arte dell'incisione" (Abraham Bosse, savant graveur, op.cit., p.244). Questa Manière universelle valse ad Abraham Bosse l'ammissione all'Accademia Reale di Pittura e Scultura, dove fu chiamato a insegnare la pratica della prospettiva, e fu ampiamente diffusa in Europa: fu tradotta in olandese e ispirò il primo importante trattato inglese sulla prospettiva, pubblicato nel 1719 dal matematico Brook Taylor. Maestro di Blaise Pascal e studioso stimato da René Descartes, l'architetto e geometra Girard Desargues (1591-c. 1661) frequentò la cerchia di Père Mersenne e fu amico di Abraham Bosse. È considerato il fondatore della geometria proiettiva e uno degli inventori del sistema di coordinate geometriche (al quale, tuttavia, fu dato il nome di Cartesio, meno legittimo sotto questo aspetto). Pubblicò quattro trattati, tra cui uno sulla prospettiva nel 1636, una vera e propria Bibbia per Abraham Bosse, che fu uno di coloro che più si adoperarono per diffondere le sue idee. L'opera di Girard Desargues, messa in ombra da quella di Cartesio e Pascal, fu tuttavia riscoperta nel secolo successivo da Gaspard Monge, e sviluppata nell'Ottocento dai matematici Jean-Victor Poncelet e Charles-Julien Brianchon, mentre nel Novecento l'opera del filosofo e filosofo francese Jean-Michel Desargues fu riscoperta dal filosofo e filosofo francese Charles-Julien Brianchon.

估价 400 - 500 EUR

编号 15 - BORGOGNA. -MANOSCRITTI. 4 voll. Documenti relativi al marchesato di Arcy, nel dipartimento di Saône-et-Loire, che appartenne inizialmente alla famiglia de Guillard prima di passare nel 1719 a quella di Larcher. -Manoscritto firmato in più punti dal notaio reale Juste Demolins. 1665-1671. Circa 650 pagine, in un grande volume in folio, basamento marrone marmorizzato, dorso a coste, vestigia di chiusure in pelle; legatura usurata con alcune perdite di pelle, alcune quartine allentate o staccate, perdita angolare dell'ultimo foglio manoscritto con perdita di alcune parole (legatura d'epoca). Terrier de la seigneurie d'Arcy, redatto per il marchese d'Arcy, Paul de Guillard. È annunciato un secondo volume per vari annessi, qui assenti. -Manoscritto. 1789-1792. Circa 240 ff. in un grande volume in folio, basetta marrone zigrinata, dorso liscio verde decorato con motivi dorati; legatura usurata con alcune macchie e una mancanza di pelle alla prima di copertina (legatura d'epoca). Rilievo della signoria di Arcy redatto per il marchese di Arcy, Michel-François-Louis Larcher. È preceduta da una tavola alfabetica degli affittuari. -Manoscritto intitolato "Livre des domestiques... d'Arcy". Circa 1785-1855. Circa 200 pp. scritte da più mani, in un volume rilegato in pergamena rigida, con titolo a inchiostro sulla prima di copertina; rilegatura molto usurata con mancanza del dorso (rilegatura d'epoca). Elenco nominativo con resoconto dei salari e dei doni concessi alla servitù del castello d'Arcy, prima al servizio del marchese d'Arcy, Michel-François-Louis Larcher, e poi, dopo la sua morte nel 1804, dai successivi proprietari. -Manoscritto. Circa 1735-1783. Circa 60 pagine in un volume in folio, basamento marrone, vestigia di chiusura in tela; rilegatura usurata con titolo mancante (rilegatura d'epoca). Libro contabile della marchesa vedova di Arcy, Marie-Anne de Jaucen, vedova di Pierre Larcher. Era figlia del barone di Crosne, Jean-Martial de Jaucen, che fu fattore generale e ricevitore generale delle finanze delle Fiandre e dell'Hainaut. Provenienza: Comtes d'Antioche (vignetta armoriale ex-libris sul primo foglio volante di 2 dei volumi).

估价 600 - 800 EUR

编号 17 - DOCUMENTI STORICI e miscellanee. -Circa 60 lettere e documenti, conservati in una cartella in marocchino bordeaux con le armi dei conti di Antiochia, e circa 160 fotografie. -Adenauer (Konrad). Lettera firmata in tedesco al barone Bruno de Leusse. Bürgenstock, 4agosto 1952. "Von meinem Sohn Georg höre ich von der guten Aufnahme, die er bei ihrer Gattin und Ihnen gefunden hat. Vi ringrazio molto per questo, spero che non cada all'ultimo. Se desidero ricevere una lettera, allora la risposta è la seguente. Si ricordi di ringraziare il signore per la sua presenza, perché il pomeriggio di oggi, alle 10:00, è già al Bett. Er braucht viel Schlaf, denn er hat einen schweren Winter vor sich...". Traduzione: "Mio figlio Georg mi dice che è stato accolto bene da lei e da sua moglie. Vorrei ringraziarla per questo. Spero sinceramente che la sua presenza non sia un peso per voi. Se posso esprimere un desiderio, è questo. Vi prego di fare in modo che vada a letto non più tardi delle 10 di sera. Ha bisogno di dormire molto, perché lo aspetta un inverno difficile...". -Bismarck (Otto von). 4 lettere autografe firmate, in francese, [al barone Charles de Talleyrand-Périgord]. Berlino, 1862-1864 e n.d. "Vi sarei molto grato, mio caro barone, se voleste farmi il piacere di passare da casa mia domani a mezzogiorno. Ho una riunione del Consiglio a casa all'una, e la mattina i miei consiglieri non mi permetteranno di uscire, per paura che il mulinello si fermi in mia assenza. La prego quindi di scusarmi se la disturbo all'ora di pranzo...". ecc. -Eugenia (Imperatrice). 2 lettere autografe firmate al barone Charles de Talleyrand-Périgord. Arenenberg [nel cantone svizzero di Thurgau, 1884], per congratularsi del matrimonio della figlia Marie-Marguerite con il conte Adhémar de Brotty d'Antioche, e Farnborough [nell'Hampshire, 1886 o 1890], per esprimere le sue condoglianze per la morte di una delle sue figlie. -Ordine di visita]. -Fusina (Marie-Emmanuel). Firmato come madre superiora del monastero della Visitazione di Annecy, controfirmato da altre quattro sorelle dello stesso monastero. Annecy, 1922. "... Dichiariamo di aver ricevuto... dal barone Chaulin, la croce missionaria di San Francesco di Sales, nostro Padre e Fondatore, che egli stesso mise al collo di Maurice de Brotty d'Antioche al momento della sua conversione [quest'ultimo era stato fino ad allora protestante]...". -Paley (Olga Valerianovna Karnovitch, principessa). Lettera autografa firmata. Tsarskoe Selo [residenza imperiale vicino a San Pietroburgo], 30agosto 1915. "...Mi è stato dato il titolo di principessa Paley (o i: ) che è il nome del hetman cosacco sotto Pietro il Grande e cantato da Puškin in "Poltava". È una delle mie antenate materne e il suo nome si è estinto con mia nonna. Siamo felici di lasciarci alle spalle il nome tedesco di Hohenfelsen, datoci dal Reggente di Baviera. Tutto ciò che è tedesco è odiato, aborrito e disprezzato in Russia, e se lo meritano! Non faremo pace qui per nulla al mondo finché non li avremo abbattuti completamente...". Nata Olga Karnovitch, figlia di un ciambellano dello zar, divorziò e si sposò morganaticamente con il granduca Paolo Romanov (figlio dello zar Alessandro II): fu quindi prima contessa di Hohenfelsen, poi, nel 1915, principessa Paley. -Parigi (Henri d'Orléans, comte de)]. Ritratto fotografico, scattato da Pierre Ligey a Parigi, con lettera autografa firmata (1934, inchiostro sbiadito) e lettera firmata (Rabat, 1942), entrambe indirizzate al barone Robert Chaulin. -Édouard de Cazenove de Pradines (come segretario del conte di Chambord, al conte Adhémar de Brotty d'Antioche, 1882), Robert d'Orléans, duca di Chartres (al conte Adhémar de Brotty d'Antioche, 1901), Dorothée de Courlande, duchesse de Dino (2 lettere al generale Simon Bernard, 1837), Édouard Drouyn de Lhuys (al conte Alphonse de Brotty d'Antioche, 1864), Gaston Alexandre Auguste de Galliffet (8 lettere, 1890-1901 e s. d., 1801).d., su personalità dell'alta società, Charles Haas, Madame Standish, la Duchessa d'Uzès, ecc.), Alexandre Mikhaïlovitch Gortchakov (9 lettere come Ministro degli Affari Esteri della Russia al Barone Charles de Talleyrand-Périgord, s.d.), Isabella II di Spagna (1890-1901 e s.d., s.d.).), Isabella II di Spagna (1882, dodici anni dopo la sua abdicazione), Victor Bonaparte, principe Napoleone (1914, in merito alla nascita del figlio Luigi Bonaparte), Sophie de Wurtemberg, regina d'Olanda (a Rose-Amour de Roisin, baronessa Falck, 1846), Marie Clémentine Anne de Rochechouart-Mortemart, duchessa d'Uzès (3 lettere, s.d.), Henriette d'Olanda (3 lettere, s.d.).d.), Henriette del Belgio, duchessa di Vendôme (1911), Vittoria d'Inghilterra, imperatrice vedova di Germania (a Marie-Marguerite de Talleyrand-Périgord, contessa di Antioche, 1896), ecc. -Circa 160 fotografie, la maggior parte ritratti, conservati nella biblioteca.

估价 800 - 1 000 EUR

编号 19 - [LIGNE (Charles-Joseph de). Coup d'œil sur Belœil et sur une grande partie des jardins de l'Europe. ÀBelœil, et se trouve à Bruxelles, chez F.Hayez, 1786. In-8, copia con margini molto ampi, circa 22x14 cm, (2)-206 [erroneamente calibrate 1à115, 114, e 115à204]pp. in vitello smaltato bordeaux, dorso scanalato con partizioni e fleuron, tavole incorniciate da filetti dorati e motivi vegetali e animali dorati con stemma dorato al centro, capilettera dorati; senza il falso titolo, margine superiore delle tavole e del dorso sbiadito, un angolo restaurato al titolo (legatura del 1900 circa). In parte prima edizione, la seconda di quest'opera pubblicata originariamente nel 1781. È ampliata da un lungo passaggio alle pagine 84-115, che tra l'altro espone i principi generali della progettazione dei giardini. È stata stampata con lo stesso materiale tipografico della prima, su quello che era il torchio privato del Principe di Ligne. Installata per lui in una stanza di Bruxelles, aveva operato in questa veste dal 1781 al 1783 sotto la direzione di François Pion, ex protettore dell'Imprimerie académique. Nel 1783 Pion ottenne una licenza di stampatore a proprio nome, ma morì nel 1784. Passò la collezione a suo genero, Frédéric Hayez, il cui status professionale fu stabilito ufficialmente solo nel 1791, ma che stampava già da prima, come ad esempio il presente volume. "Amanti del giardino, siate amanti dell'umanità" (p.199). Il principe Charles-Joseph de Ligne, scrittore e spiritoso che adornò la maggior parte delle corti del suo tempo, descrive qui il giardino del suo castello di Belœil, nell'attuale parte belga dell'Hainaut, che suo padre aveva sistemato. Poi descrive i giardini che visitò in tutta Europa, dall'Italia alla Russia. Vede i giardini come un'opera d'arte totale, in grado di soddisfare la mente e i sensi, e come un'illustrazione vivente dei principi liberali che dovrebbero condurre l'umanità alla felicità: "Mi sembra che sia finalmente giunto il momento in cui tutte le arti, che un tempo erano solo per il piacere, diffonderanno l'illuminazione e miglioreranno la nostra esistenza. Prevedo che i giardini vi contribuiranno da un capo all'altro del Polo. Vedo la pittura, la poesia e la scultura seguire la loro scia, guidate dalla filosofia" (p. 110). Provenienza: Conte Adhémar de Brotty d'Antioche (stemma dorato sulle tavole e targhetta d'identificazione sul primo foglio volante).

估价 300 - 400 EUR

编号 20 - [LOUIS XVI]. -LEARDI (Paolo). In Funere LudoviciXVI. Galliæ et Navarræ regis christianissimi oratio habita in sacello Quirinali ad sansctissimum dominum nostrum Pium sextum pont[tificem] max[imum]. Romæ, apud Lazarinos, 1793. Grande in-4 (31x22,8cm), (2d di cui il secondo vuoto)-v-(1)-55-(un vuoto)pp, vitello marrone, dorso liscio decorato con una roulette dorata tra filetti dorati, grande cornice dorata sulle copertine comprendente tra l'altro medaglioni con fiori collegati da volute di fogliame emergenti da corna dell'abbondanza, bordi decorati, margini dorati; copertina superiore un po' macchiata, dorso sbiadito, testatine e dorso un po' sfregati, qualche macchia marginale (legatura coeva). Prima edizione, stampata nella bottega di Luigi Lazarini, stampatore della Camera Apostolica. Illustrazioni incise in rame: 7 vignette di Alessandro Mochetti, Carlo Antonini, Pietro-Leone Bombelli, su disegni di Carlo Antonini, Pietro-Leone Bombelli, Francesco Morro e Luigi Sabatelli: 2bandeaux (ritratti di PioVI e LuigiXVI), 2culs-de-lampe, 2initials, e una vignetta sul titolo, allegoria della Rivoluzione rappresentata come un'idra che rovina le arti, saccheggia i corni dell'abbondanza e minaccia i fleurs de lys. Orazione funebre di Luigi XVI pronunciata davanti al Papa. Fu letta in latino il 28 settembre 1793 nella cappella papale del Quirinale alla presenza di Pio VI, del Sacro Collegio (tra cui il cardinale de Bernis, ex ambasciatore della Francia monarchica a Roma, deposto dalla Repubblica, che cantò la messa per l'anima del re defunto) e delle signore Marie-Adélaïde e Victoire, zie di Luigi XVI. Paolo Leardi fu poi cameraman segreto e successivamente nunzio apostolico a Vienna dal 1817 al 1823. Sebbene nel discorso concistoriale del 17 giugno 1793 Pio XVI avesse potuto prospettare la santificazione di Luigi XVI come martire, in seguito cambiò posizione e permise al suo cameriere segreto di decantare la Francia come focolaio di filosofia e di disordine, e di incolpare la monarchia e il monarca stesso per la moralità della Corte, la guerra in America, la fiducia riposta in Necker (straniero e protestante) e l'approvazione della Costituzione Civile del Clero. Questa orazione funebre fu successivamente pubblicata in francese e in italiano. Bella legatura italiana in stile neoclassico.

估价 400 - 500 EUR

编号 21 - MARMONT (Auguste-Frédéric-Louis Wiesse de). Mémoires. Paris, Perrotin, [1856-]1857. 9 volumi in-8, mezza basetta blu, dorso a filetti lisci con fregio in ermellino dorato in coda, copertina in carta marmorizzata sulle tavole, bordi macchiati, dorso un po' sbiadito e leggermente sfregato, qualche macchia marrone (legatura coeva). Prima edizione delle memorie del Duca di Ragusa, "di primo ordine per la giovinezza di Bonaparte" (Tulard, n. 963; Fierro, n. 957). Queste memorie, pubblicate postume tra il 5 novembre 1856 e il marzo 1857, coprono il periodo che va dal 1792 al 1841 e sono chiaramente orientate verso altre figure militari dell'epoca, con un approccio apologetico ai momenti critici della diserzione del Maresciallo nell'aprile 1814 e del suo ruolo nella repressione della rivolta popolare contro Carlo X nel 1830. L'opera suscitò aspre critiche, diverse pubblicazioni ostili e controversie tra l'editore Charles-Arthur Perrotin e le figlie del principe Eugenio (coinvolte nel volumeVI): queste ultime chiesero l'inserimento di appendici, cosa che Perrotin fece, ma poiché tale inserimento fu fatto nel volumeIX e non nel volume incriminato, nell'estate del 1857 ci fu una causa in tribunale e per le edizioni successive Perrotin dovette spostare l'inserimento nel volumeVI. Illustrato fuori testo: 2 ritratti, di cui uno a colori, 2 mappe pieghevoli, 4 facsimili pieghevoli. Con una tavola a stampa ripiegata. Provenienza: Conti di Antiochia (bolli ex-libris).

估价 200 - 300 EUR

编号 24 - RIGAUD (Jacques). [Recueil choisi des plus belles vues des palais, des châteaux et maisons royales de Paris et des envions]. Paris, chez l'auteur, [xviiiesiècle]. 31 tavole applicate su fogli di carta forte montati su linguette in un volume oblungo di brossura, chagrin bordeaux, dorso liscio impresso a freddo, incorniciato da filetti impressi a freddo e dorati con grandi fleuron angolari, titolo dorato al centro del primo piatto e stemma dorato al centro del secondo; piatti rifilati un po' corti, legatura usurata con piatto superiore staccato, testatina inferiore mancante, foglio volante superiore strappato (legatura del 1840 circa). Raccolta di suite incise in successione tra il 1720 e il 1752 circa, la cui edizione originale fu pubblicata intorno al 1738 e le cui tavole potevano essere vendute anche singolarmente. Le varie edizioni e persino le copie di una stessa edizione presentano quindi colorazioni altalenanti (cfr. Berlin Katalog, Millard, Cohen-Seymour de Ricci). Il presente esemplare comprende le seguenti tavole, elencate in ordine di rilegatura: Diverses vues du château de Versailles. 1 Veduta presa dal grande viale tra le due scuderie. 2 Veduta delle scuderie di Versailles dal secondo cancello. 3 Una vista particolare della cappella del Castello di Versailles. 4 Veduta del castello di Versailles. Presa dal lato della terrazza di fronte alla cappella. 5 Veduta del castello e di parte della città di Versailles. Dal lato dell'estangolo. [6] Veduta del castello di Versailles dall'Orangerie. Presa al di là del grande lago noto come pièce des Suisses. -Luoghi notevoli del giardino e del parco di Versailles. 7 Veduta dell'Orangerie di Versailles. Vista dalla balaustra sul bordo della terrazza del castello. 8.Vista del Bassin de Latone dal bordo della terrazza del castello. [Vista dei boschetti del giardino di Versailles. La sala da ballo. [5] Piscina di Apollo. 6] Piscina di Encelado. 8] Teatro d'acqua. 9] Vista della piscina di Nettuno nel giardino di Versailles. 10 Veduta del Trianon nel parco di Versailles dal lato del viale. 11 Le tre fontane. -Varie vedute del Castello Reale di Marli, vicino a Versailles. 1 Questa prima veduta è ripresa all'ingresso principale, vicino al cancello, mentre si arriva da Parigi. 2 Vista del Castello di Marli dal piccolo parterre. 3 Veduta del Castello di Marli dal fondo del grande parterre. -Varie vedute del Castello di Chantilli. 1739. [1] Vista dal lato dell'ingresso principale. [Vista particolare delle scuderie di Chantilli dal lato del maneggio. [Vista della cascata di Chantilli. [110] Vista del grande canale Chantilli dalla sorgente. -[Varie vedute del castello di Seaux appartenente al mio signore il duca del Maine. 1736. [1] Vista del castello di Seaux dalla prima porta sul lato della Grande Avenue. [Vista del castello di Seaux dall'alto dell'allée de la Diane. [Vista dello Château de Seaux in lontananza dal lato di Châtenay. [Vista della cascata di Seaux. [Vista delle aiuole di Seaux e del Canal Grande in lontananza. -Varie vedute di St-Cloud. [Paris], chez le srDuChange et chez l'auteur, 1730. 1] Veduta del castello di St-Cloud dal grande viale alla seconda porta. 4. Veduta della cascata di St-Cloud. -Luoghi notevoli di Parigi]. ÀParis, chez le SrDuchange, et chez l'auteur, 1729. [4]. Le passeggiate del Palais des Thuilleries. [7]. Le passeggiate del Luxembourg. Provenienza: Conti d'Antioche (stemma dorato sulla copertina inferiore, vignetta armoriale ex-libris sul primo foglio; ex-dono manoscritto di Charles de Brotty d'Antioche, datato 1880, al figlio Adhémar, sul secondo foglio).

估价 300 - 400 EUR

编号 25 - Soulès (François). Storia dei problemi dell'America inglese. Parigi, chez Buisson, 1787. 4 voll. in-8, (8)-379-3 [erroneamente da 3 a 6]-(una bianca)+ (4)-365-(una bianca)+ (4)-420+ (4)-272-43-(una bianca)pp. in vitello marmorizzato fulvo, dorso scanalato, tramezzato e con titoli in rilievo; dorso un po' sbiadito e leggermente sfregato, angoli un po' usurati (legatura coeva). Prima edizione. 3 carte pieghevoli fuori testo incise in rame, di cui 2 leggermente arricchite a colori: una carta della metà orientale del Nord America, una pianta dell'assedio di Yorktown nel 1781 e una carta della costa da Williamsburg a Boston (Sabin, t.XXII, n°87290). Storia della guerra d'indipendenza americana, dall'affare dell'imposta di bollo del 1765 al trattato di Versailles del 1783. Letterato e storico che abbracciava nuove idee, François Soulès (1748-1809) era favorevole ai principi su cui si basava la Rivoluzione americana, ma intraprese anche il lavoro di un vero storico raccogliendo informazioni di prima mano, sia sotto forma di memorie manoscritte che di testimonianze dirette di attori francesi, inglesi e americani. I capitoli sono dedicati alle operazioni che si svolsero tra francesi e inglesi in India durante questo conflitto. L'ammirazione di Thomas Jefferson: François Soulès sottopose il suo manoscritto a Thomas Jefferson, all'epoca ambasciatore in Francia, e nel gennaio 1787 Jefferson scrisse al diplomatico Louis-Guillaume Otto di aver visto questa Storia, concludendo con un chiaro giudizio: "La [considero] la migliore che abbia mai sfogliato". François Soulès avrebbe pubblicato molte altre opere, tra cui le traduzioni dall'inglese di Thomas Paine, Ann Radcliffe, Arthur Young, storici e viaggiatori come William Bligh... Provenienza: il marchese d'Arcy Michel-François-Louis Larcher (ex-libris del padre Michel Larcher sui primi fogli), poi i conti di Antiochia (ex-libris armoriali che coprono altri due ex-libris precedenti, tra cui quelli del marchese d'Arcy).

估价 300 - 400 EUR

编号 27 - STAËL (Germaine Necker, Madame de). De l'Allemagne. Parigi, H.Nicolle; Mame frères, 1814. 3 volumi in-8, (4)-xvi-348 +(4)-387-(una bianca) +(4)-415-(una bianca) pp. Mezzo basamento verde, dorso liscio con filetti e pulcini, copertine in carta marmorizzata alle tavole; dorso un po' sfregato, lentiggini sparse (legatura coeva). Prima edizione francese (Lonchamp, n°6, con varianti in appendice). Nel 1810 l'opera ebbe una prima stampa incompleta per il libraio Gabriel-Henri Nicolle: Napoleone, riconoscendosi nel passo noto come "Ritratto di Attila" (qui t.II, pp.223-231), ordinò il sequestro e la distruzione dell'opera, nonostante le proteste del direttore-censore della libreria, Portalis. Di questa edizione, interrotta a metà del terzo volume, rimangono oggi solo 5 copie. La vera prima edizione fu stampata e pubblicata a Londra nel 1813, sulla base di una copia Nicolle del 1810, con correzioni e una nuova prefazione. Due nuove edizioni apparvero a Londra nel 1813 e una a Berlino nel 1814, e solo dopo la caduta dell'Impero nel 1814 fu pubblicata l'attuale prima edizione francese. Il primo studio dedicato in francese alle arti e alle lettere nel mondo di lingua tedesca all'inizio del XIX secolo. Quest'opera ambiziosa fu il frutto di diverse visite e di numerosi incontri in Germania e in Austria: ebbe un enorme successo, anche grazie all'attesa che suscitò per tre anni dopo la sua messa al bando in Francia, e può essere considerata "l'opera chiave che ha fondato la reputazione europea di Mme de Staël" (Lonchamp). Sebbene Del'Allemagne ricevesse molte critiche nei paesi di lingua tedesca per i suoi errori e per la sua posizione intellettuale antitedesca, Goethe la approvò come opera indipendente dalle dispute di parte e come strumento per la riabilitazione della Germania in Europa. Provenienza: probabilmente Sophie Jacquelin-Dulphé, vedova del marchese d'Arcy Michel-François-Louis Larcher (targhetta incisa del suocero Michel Larcher, sul verso delle finte-titole), poi i Comtes d'Antioche (targhetta incisa sui foglietti superiori). Alphonse-Charles de Brotty ereditò la proprietà dalla sorella Françoise-Gabrielle Céline de Brotty, seconda moglie di Georges Thomé de Saint-Cyr, a sua volta secondo marito di Sophie Jacquelin-Dulphé.

估价 150 - 200 EUR

编号 29 - VERSAILLES. - RAINSSANT (Pierre). Spiegazione dei dipinti della galleria di Versailles e delle sue due sale. ÀVersailles, stampato da François Muguet, 1687. In-4, (10)-117-(una bianca) pp. copia con margini molto ampi (28,4x20,6 cm), marocchino granata, dorso costolato e suddiviso con catena di disegni geometrici in testa e in coda, filetto dorato sulle copertine con stemma dorato al centro, bordi ornati, bordo interno dorato, bordi dorati; copertine un po' macchiate e leggermente soleggiate, macchie marginali con diverse foglie leggermente sbiadite (legatura coeva). Prima edizione. Uno dei primi libri stampati a Versailles, dal prototipografo della città, François Muguet, installato per ordine di Luigi XIV nell'ex Hôtel de Seignelay. 19 vignette incise in rame nel testo (4 in ripetizione), tra cui bandeaux (3 delle quali firmate da Sébastien Leclerc dopo Charles LeBrun), culs-de-lampe e iniziali. Basato sui dipinti di Charles Lebrun per celebrare il regno di Luigi XIV. Stampata come dono per i VIP della Corte e gli ospiti illustri, quest'opera è dedicata alle composizioni dipinte nella Sala degli Specchi o Grande Galleria (completata nel 1684), nonché nelle Sale della Pace e della Guerra (completate nel 1686), per illustrare i successi del Re dalla sua ascesa nel 1661 alla Pace di Nimega del 1678-1679. Membro dell'Académie des Inscriptions (1682) e custode delle medaglie del re (1684), Pierre Rainssant era un medico colto che godeva della protezione dell'arcivescovo di Reims (sua città natale), Charles-Maurice LeTellier, fratello di Louvois e grande bibliofilo. Quando si dovettero apporre le didascalie sotto i dipinti della Grande Galerie e dei due saloni adiacenti, quelle composte da Pierre Rainssant (in francese) furono preferite a quelle proposte dall'abbé Paul Tallemant (in latino) e da François Charpentier (in francese). Un esemplare con le armi di Luigi XIV (OHR, pl.n°2494, ferro n°10 in secondo formato). Provenienza: famiglia d'Assier de Valenches (ex-libris manoscritto su una carta finale e timbro ex-libris araldico sulla stessa carta finale e sul titolo).

估价 200 - 300 EUR