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Anton Sminck van Pitloo Arnhem 1790 - Napoli 1837 Veduta di Roma dal Tevere con San Pietro e Castel Sant'Angelo olio su carta applicata su tela, cm. 35x45 Firma incussa in basso a sinistra: Pitloo

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Anton Sminck van Pitloo Arnhem 1790 - Napoli 1837 Veduta di Roma dal Tevere con San Pietro e Castel Sant'Angelo olio su carta applicata su tela, cm. 35x45 Firma incussa in basso a sinistra: Pitloo

Stima 2 500 - 3 500 EUR
Base d'asta 2 500 EUR

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G. GIGANTE (1806-1876), Cave of Seiano (Posillipo), 1827, Etching Giacinto Gigante (1806 Napoli - 1876 ibid.): Veduta del mare dalla collina della Grotta di Seiano (Posillipo), 1827, acquaforte Tecnica: Acquaforte su carta Iscrizione: in basso a sinistra firmato nella lastra di stampa: "Gigante". Inscritta da un'altra persona: "Fuori Grotta". in basso a sinistra datata: "1827". Data: 1827 Descrizione: Il Golfo di Napoli, con le sue acque azzurre e il suo paesaggio roccioso di origine vulcanica, ha da tempo attirato sulle sue coste artisti e viaggiatori di piacere. Oltre a Napoli e Sorrento, fu soprattutto la cittadina costiera di Posillipo ad essere prediletta dagli artisti romantici negli anni Trenta. A ovest e a est, i pendii offrono una vista mozzafiato su Napoli, sul Vesuvio e sulle isole e penisole vicine alla costa. A seconda della posizione, si può persino scorgere un paesaggio boschivo e l'architettura di un piccolo insediamento, come in questo opuscolo, mentre all'orizzonte rimane visibile l'ampia baia del famoso golfo. A Posillipo si stabilì un gruppo di paesaggisti incentrato su Anton Smick van Pitloo (1790-1837), il cui allievo fu Giacinto Gigante, che fondò la cosiddetta "Scuola di Posillipo". I dipinti di questo gruppo si caratterizzano per la rappresentazione dettagliata e realistica del paesaggio della regione del Golfo. Nelle vedute della "Scuola di Posillipo" si cercano invano le esagerazioni eroiche, ma si trovano invece vedute di porti con pescatori e contadini che svolgono la loro vita quotidiana. Considerando la nostra incisione, che, a parte il frate in primo piano, è scarsamente popolata ma contiene molti dettagli paesaggistici, non sorprende che Gigante abbia lavorato anche come topografo durante la sua formazione. La comprensione precisa delle caratteristiche topografiche, della posizione e del corso delle coste e delle strade, nonché l'accurata rappresentazione delle città e dei segni del paesaggio, furono basi importanti per l'opera dell'artista, le cui vedute divennero sempre più pittoresche e romantiche con l'avanzare dell'età. Parole chiave: Napoli, Posillipo, Grotta, Mare, Italia, Acquaforte, XIX secolo, Romanticismo, Paesaggio, Italia, Dimensioni: Carta: 27,3 cm x 37,7 cm (10,7 x 14,8 in), Lastra: 22,2 cm x 29,0 cm (8,7 x 11,4 in), Raffigurazione: 18,4 cm x 26,1 cm (7,2 x 10,3 poll.)