Null ENZO CUCCHI
(1949)
Più vicino alla luce
1997
Catalogo monografico illustrat…
Descrizione

ENZO CUCCHI (1949) Più vicino alla luce 1997 Catalogo monografico illustrato edito in occasione della mostra tenutasi presso il Suermondt-Ludwig-Museum, Aachen (12 aprile - 8 giugno 1997) 28 x 24 cm Edizione Charta Pagine 165 Difetti

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ENZO CUCCHI (1949) Più vicino alla luce 1997 Catalogo monografico illustrato edito in occasione della mostra tenutasi presso il Suermondt-Ludwig-Museum, Aachen (12 aprile - 8 giugno 1997) 28 x 24 cm Edizione Charta Pagine 165 Difetti

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Astrid Lowack, "Addormentarsi" composizione fotografica astratta, questo motivo è paradigmatico per le opere della Lowack; il gioco di luce sull'acqua in movimento rivela la sua concezione dell'arte, che si basa sull'impressionismo, nonché la sua volontà di utilizzare l'irritazione colorata e l'alienazione, l'acqua in movimento come elemento pittorico trascendente dominante apre un mondo sensoriale tra il conscio e l'inconscio nel passaggio al mondo dei sogni ("Addormentarsi"), con l'occhio che si affaccia sulla superficie dell'acqua nella metà sinistra del quadro, in cui lo spettatore può vedersi riflesso, si apre per così dire qualcosa di affascinantemente indeterminato; l'occhio potrebbe essere una persona che annega negli incubi o simboleggiare lo scivolamento nell'immaginazione umana e nel mondo dei sogni; in ogni caso, l'insieme degli elementi pittorici crea un fascino autosuggestivo e accattivante tipico di Lowack, quasi un vortice a cui l'osservatore non può sottrarsi, come ha commentato lo storico dell'arte tedesco Klaus Honnef a proposito dello stile di Lowack: "Più a lungo si guardano i dipinti di Astrid Lowack, e soprattutto più intensamente, più chiaramente sembrano emergere i contorni di modelli e formazioni, [....] come se nelle diverse formazioni di colore si rivelasse un mondo che sta ancora emergendo", cit. dal catalogo della mostra "The Elements of Transcendence" del 2019, allegato, stampa fotografica su tela, monogrammata in legatura sul retro del telaio e intitolata "FALLING ASLEEP" nel modo tipico dell'artista, datata "2019" e numerata "1/6" per quanto riguarda l'edizione della stampa limitata, dimensioni piegate circa 97 x 97 cm. Informazioni sull'artista: artista fotografica tedesca (1969 Bamberg), dal 1991 lavora in proprio nel campo del marketing e della pubblicità, dal 1997 designer freelance, dal 2011 lavora come artista fotografica; le sue composizioni fotografiche, sempre più riconosciute a livello internazionale, sono state esposte negli ultimi anni in tutta la Germania, tra cui a Berlino, Karlsruhe, Brühl e Colonia; vive e lavora vicino ad Amsterdam, fonte: Internet.

URBANO LUGRÍS GONZÁLEZ (La Coruña, 1908-1973). "Alla luce della luna", 1965. Inchiostro su carta. Con poesia dell'artista. Dimensioni: 44 x 33 cm; 64 x 53 cm (cornice). Urbano Lugris inizia la sua formazione artistica sotto l'influenza di Nacho Viéitez, un uomo il cui scopo era quello di incoraggiare la pratica della pittura nelle nuove generazioni. Abbandona gli studi come perito mercantile a La Coruña per trasferirsi a Madrid nel 1930, dove entra a far parte delle Missioni Pedagogiche, con le quali gira diverse città spagnole disegnando costumi e scenografie per il teatro La Barraca. In questo periodo conosce Federico García Lorca e Rafael Alberti. Durante la guerra civile partecipò come volontario all'esercito repubblicano, andando al fronte delle Asturie. Dopo la fine della guerra, nel 1954, fonda a La Coruña la rivista Atlántida, con gli amici Mariano Tudela e José Mª de Labra, alla quale partecipa attivamente, scrivendo articoli e poesie, oltre a numerose illustrazioni e disegnando la copertina. Nel 1965 si trasferì a Vigo, dove morì il 23 dicembre 1973. Nel 1997 si è tenuta la più grande mostra dedicata a Urbano Lugrís, curata da Rosario Sarmiento e Antón Patiño, presso il Círculo de Bellas Artes di Madrid e l'Auditorio de Galicia di Santiago de Compostela. In occasione di questa mostra è stato pubblicato un importante libro-catalogo della mostra e un facsimile della rivista Atlántida. Nel 2007 è stato pubblicato il libro di Antón Patiño Urbano Lugrís, "Viaje al corazón del océano". Lugrís è stato un pittore quasi autodidatta la cui opera pittorica riflette una predilezione per i temi marini, ritratti con un'atmosfera di carattere onirico e idealizzato. I suoi quadri sono quasi sempre dipinti su tavola in formati piccoli e medi. È stato influenzato dal suo padrino, lo scrittore Francisco Tettamancy y Gastón e dai concetti della pittura metafisica italiana, in particolare Carrá e Chirico, e del surrealismo francese, i dipinti di Tanguy e Magritte. Alcuni autori hanno voluto metterlo in relazione con Dalí, sulla base dell'uso del blu come colore principale nei suoi dipinti, ma questo dettaglio non è tratto dal catalano, bensì da Platinir.