Null [Jansz, Anthonie Wouter (1879-1958). Resoconto di viaggio Racconta il viagg…
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[Jansz, Anthonie Wouter (1879-1958). Resoconto di viaggio Racconta il viaggio che Jansz (architetto e insegnante olandese che lavorò in Indonesia) fece con la sua famiglia, dal 18 maggio 1924 al 15 giugno 1928; il viaggio iniziò e terminò a Djokjakarta. Documenta le visite ai "tjandi" (templi) indonesiani e i loro dettagli, inclusi i disegni di piante e profili, scritti e commentati. disegni di planimetrie e profili, scritti in un "Libro dei duplicati" e terminanti al foglio 82, solo recto, con documenti correlati inseriti a margine o montati, come ricevute, cartoline e lettere (in copia carbone) di o indirizzate a A.W. Jansz, insieme in cl. orig. con "Reisboek" a penna sulla copertina, sm. 4to.

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[Jansz, Anthonie Wouter (1879-1958). Resoconto di viaggio Racconta il viaggio che Jansz (architetto e insegnante olandese che lavorò in Indonesia) fece con la sua famiglia, dal 18 maggio 1924 al 15 giugno 1928; il viaggio iniziò e terminò a Djokjakarta. Documenta le visite ai "tjandi" (templi) indonesiani e i loro dettagli, inclusi i disegni di piante e profili, scritti e commentati. disegni di planimetrie e profili, scritti in un "Libro dei duplicati" e terminanti al foglio 82, solo recto, con documenti correlati inseriti a margine o montati, come ricevute, cartoline e lettere (in copia carbone) di o indirizzate a A.W. Jansz, insieme in cl. orig. con "Reisboek" a penna sulla copertina, sm. 4to.

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Scuola spagnola del 1800 circa. "Sant'Antonio da Padova con bambino". Legno intagliato e policromo. Gigli in metallo argentato. Abito da bambino su tela, XIX secolo. Presenta difetti nella policromia e lievi danni xilofagi. Misure: 86 x 42 x 33 cm. Scultura in legno scolpito a tutto tondo raffigurante Sant'Antonio da Padova con il Bambino Gesù in braccio. Il Santo indossa il saio francescano e tiene nella mano destra un mazzo di gigli in metallo argentato. Il Bambino, invece, guarda direttamente il Santo ed è vestito con una stoffa ricamata del XIX secolo. Sant'Antonio da Padova è, dopo San Francesco d'Assisi, il più popolare dei santi francescani. È raffigurato come un giovane senza barba con un'ampia tonsura monastica, vestito con il saio marrone dei francescani. Uno dei suoi attributi più frequenti è il libro, che lo identifica come scrittore sacro. Un altro tratto iconografico distintivo è il ramo di giglio, elemento mutuato dal suo panegirista Bernardino da Siena. Sant'Antonio è spesso raffigurato con il Bambino Gesù, alludendo a un'apparizione avuta nella sua cella. Questo è diventato l'attributo più popolare di questo santo a partire dal XVI secolo, essendo particolarmente popolare nell'arte barocca della Controriforma. Nato a Lisbona nel 1195, trascorse a Padova solo gli ultimi due anni della sua vita. Dopo aver studiato nel convento di Santa Cruz a Coimbra, nel 1220 entrò nell'Ordine dei Frati Minori, dove cambiò il suo nome di battesimo da Fernando ad Antonio. Dopo aver insegnato teologia a Bologna, viaggiò attraverso la Francia meridionale e centrale, predicando ad Arles, Montpellier, Puy, Limoges e Bourges. Nel 1227 partecipò al capitolo generale di Assisi. Nel 1230 fu coinvolto nella traslazione delle spoglie di San Francesco. Predicò a Padova e lì morì all'età di 36 anni nel 1231. Fu canonizzato solo un anno dopo la sua morte, nel 1232. Fino alla fine del XV secolo, il culto di Sant'Antonio rimase a Padova. Dal secolo successivo divenne dapprima santo nazionale dei portoghesi, che ponevano sotto il suo patrocinio le chiese che costruivano all'estero, e poi santo universale.