Null AURIGNY Gilles d' - [LE BLOND Jehan trad.]

RILEGATURA DEL LIBRAIO CHARLES …
Description

AURIGNY Gilles d' - [LE BLOND Jehan trad.] RILEGATURA DEL LIBRAIO CHARLES L'ANGELIER Le Livre de Police humaine, contenant brieve description de plusieurs choses dignes de memoire: si comme du gouvernement d'un Royaume, & de toute administration de la Republique... Lequel a été extraict des grandz & amples volumes de François Patrice... par maistre Gilles d'Aurigny... e nuovamente tradotto in latino in francese dal maestro Jehan le Blond... e dedicato a... Messire Claude d'Annebault Ammiraglio e Maresciallo di Francia... Parigi, Charles L'Angelier, 1544 Piccolo in-8°. Vitello marrone smaltato. Dorso a 6 nervi decorato con un fiore dorato ripetuto sulle entrate. Filettatura a freddo sui margini delle tavole, incorniciata all'interno da un triplice filetto ardito e snello ornato agli angoli da un piccolo ferro dorato ripetuto. Al centro delle tavole, un medaglione raffigurante due angeli legati a Cristo circondato dall'iscrizione "les anges liés" e dalle iniziali C[harles] L[Angelier], il tutto dorato. Restauri agli angoli e al dorso. Mancano i fogli finali. Graffi e alcune macchie. Leggero foxing. Le rilegature dei librai prima del 1550 (e anche per tutto il XVI secolo) sono estremamente rare. Il nostro esemplare è stato conservato nella sua prima legatura, quella dei librai L'Angelier, con l'emblema degli "angeli legati" (omonimia dei fratelli Arnould e Charles L'Angelier). Secondo Georges Colin, ne sono stati identificati 21 esemplari. A questi si aggiungono 2 esemplari apparsi dalla fine del XX secolo e questo. Si tratta quindi di uno dei soli 24 esemplari conosciuti al mondo di una rilegatura dei fratelli L'Angelier! L'opera è completa e illustrata con 2 xilografie: le armi di Claude d'Annebaut, alla dedica (l'ultimo "grande favorito" di Francesco I) e una vignetta che illustra lo scrittore. Secondo WorldCat, ne esistono una ventina di copie in varie università e biblioteche del mondo. Gilles d'Aurigny (?-1553), detto "Le Pamphile", è stato un avvocato e poeta francese. Scrisse e pubblicò per la prima volta questo testo in latino nel 1543. Si interessò alle idee politiche del filosofo veneziano Francesco Patrizi (Francescus Patricius), morto nel 1494 e uno dei primi demografi moderni (cfr. Institut national d'études démographiques in Francia, n. 143). Patrizi è considerato un precursore di Machiavelli, anche se non esita a denunciare l'abuso di potere e sceglie la repubblica piuttosto che la regalità, precedendo di oltre trent'anni la Repubblica di Bodin. Difese la libertà di espressione, sostenne le "classi medie" contro la servitù e la schiavitù ed espresse idee estremamente progressiste per il suo tempo, come il diritto all'aborto e alla contraccezione. Jehan Le Blond, traduttore francese del testo latino di Gilles d'Aurigny, fu sacerdote, poeta e difensore della lingua francese. Il professor Björn-Olav Dozo dell'Università di Liegi, specialista dell'epoca e oggi afferente al dipartimento di Media, Cultura e Comunicazione, gli ha dedicato un lungo articolo nel 2005. Dozo è stato il primo traduttore francese dell'Utopia di Tommaso Moro nel 1550. Qui è anche il primo a interpretare in volgare le modernissime idee politiche di Patrizi. Rif: INED, n. 143 Brunet, I, 571 Adams, P-450 Georges Colin, Les marques de librairies et d'éditeurs dorées sur des reliures, in Bookbindings & other bibliophily: essays in honour of Anthony Hobson, 1994, pp. 77-115 Björn-Olav Dozo, Jean Le Blond, le premier traducteur français de "L'Utopie", 2005, in Lettres Romanes, LIX (3-4), pp. 187-210 Una copia rara

AURIGNY Gilles d' - [LE BLOND Jehan trad.] RILEGATURA DEL LIBRAIO CHARLES L'ANGELIER Le Livre de Police humaine, contenant brieve description de plusieurs choses dignes de memoire: si comme du gouvernement d'un Royaume, & de toute administration de la Republique... Lequel a été extraict des grandz & amples volumes de François Patrice... par maistre Gilles d'Aurigny... e nuovamente tradotto in latino in francese dal maestro Jehan le Blond... e dedicato a... Messire Claude d'Annebault Ammiraglio e Maresciallo di Francia... Parigi, Charles L'Angelier, 1544 Piccolo in-8°. Vitello marrone smaltato. Dorso a 6 nervi decorato con un fiore dorato ripetuto sulle entrate. Filettatura a freddo sui margini delle tavole, incorniciata all'interno da un triplice filetto ardito e snello ornato agli angoli da un piccolo ferro dorato ripetuto. Al centro delle tavole, un medaglione raffigurante due angeli legati a Cristo circondato dall'iscrizione "les anges liés" e dalle iniziali C[harles] L[Angelier], il tutto dorato. Restauri agli angoli e al dorso. Mancano i fogli finali. Graffi e alcune macchie. Leggero foxing. Le rilegature dei librai prima del 1550 (e anche per tutto il XVI secolo) sono estremamente rare. Il nostro esemplare è stato conservato nella sua prima legatura, quella dei librai L'Angelier, con l'emblema degli "angeli legati" (omonimia dei fratelli Arnould e Charles L'Angelier). Secondo Georges Colin, ne sono stati identificati 21 esemplari. A questi si aggiungono 2 esemplari apparsi dalla fine del XX secolo e questo. Si tratta quindi di uno dei soli 24 esemplari conosciuti al mondo di una rilegatura dei fratelli L'Angelier! L'opera è completa e illustrata con 2 xilografie: le armi di Claude d'Annebaut, alla dedica (l'ultimo "grande favorito" di Francesco I) e una vignetta che illustra lo scrittore. Secondo WorldCat, ne esistono una ventina di copie in varie università e biblioteche del mondo. Gilles d'Aurigny (?-1553), detto "Le Pamphile", è stato un avvocato e poeta francese. Scrisse e pubblicò per la prima volta questo testo in latino nel 1543. Si interessò alle idee politiche del filosofo veneziano Francesco Patrizi (Francescus Patricius), morto nel 1494 e uno dei primi demografi moderni (cfr. Institut national d'études démographiques in Francia, n. 143). Patrizi è considerato un precursore di Machiavelli, anche se non esita a denunciare l'abuso di potere e sceglie la repubblica piuttosto che la regalità, precedendo di oltre trent'anni la Repubblica di Bodin. Difese la libertà di espressione, sostenne le "classi medie" contro la servitù e la schiavitù ed espresse idee estremamente progressiste per il suo tempo, come il diritto all'aborto e alla contraccezione. Jehan Le Blond, traduttore francese del testo latino di Gilles d'Aurigny, fu sacerdote, poeta e difensore della lingua francese. Il professor Björn-Olav Dozo dell'Università di Liegi, specialista dell'epoca e oggi afferente al dipartimento di Media, Cultura e Comunicazione, gli ha dedicato un lungo articolo nel 2005. Dozo è stato il primo traduttore francese dell'Utopia di Tommaso Moro nel 1550. Qui è anche il primo a interpretare in volgare le modernissime idee politiche di Patrizi. Rif: INED, n. 143 Brunet, I, 571 Adams, P-450 Georges Colin, Les marques de librairies et d'éditeurs dorées sur des reliures, in Bookbindings & other bibliophily: essays in honour of Anthony Hobson, 1994, pp. 77-115 Björn-Olav Dozo, Jean Le Blond, le premier traducteur français de "L'Utopie", 2005, in Lettres Romanes, LIX (3-4), pp. 187-210 Una copia rara

Les enchères sont terminées pour ce lot. Voir les résultats