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ROBERT LLIMÓS ORIOL (Barcellona, 1943). "Bombollín y globulín". 2005. Olio su tela. Firmato e datato nell'angolo inferiore, titolato sul retro. Misure: 130 x 162 cm; 133,5 x 165,5 cm (cornice). Llimós si fa conoscere nel 1964, con una mostra congiunta con, tra gli altri, Arranz Bravo, Bartolozzi e Gerard Sala, con i quali lavora in team fino al 1969. Le sue opere si trovano in collezioni importanti come il Museo Nazionale d'Arte della Catalogna, il Museo d'Arte Moderna Espirito Santo in Brasile, la Collezione d'Arte Contemporanea di Madrid, i Musei di Belle Arti di Alava e Siviglia, la Fondazione Lucio Amelio di Napoli, il Museo Internazionale della Resistenza Salvador Allende di Santiago del Cile, la Fondazione Peter Stuyvesant di Amsterdam, il Palau Solleric di Palma di Maiorca e il MACBA di Barcellona, tra gli altri. Il suo lavoro, dal tratto espressivo e intenso, oscilla tra figurazione e astrazione simbolica, con una forte attrazione per il mondo animale, spesso soggetto delle sue opere, come si evince dal dipinto che presentiamo.

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ROBERT LLIMÓS ORIOL (Barcellona, 1943). "Bombollín y globulín". 2005. Olio su tela. Firmato e datato nell'angolo inferiore, titolato sul retro. Misure: 130 x 162 cm; 133,5 x 165,5 cm (cornice). Llimós si fa conoscere nel 1964, con una mostra congiunta con, tra gli altri, Arranz Bravo, Bartolozzi e Gerard Sala, con i quali lavora in team fino al 1969. Le sue opere si trovano in collezioni importanti come il Museo Nazionale d'Arte della Catalogna, il Museo d'Arte Moderna Espirito Santo in Brasile, la Collezione d'Arte Contemporanea di Madrid, i Musei di Belle Arti di Alava e Siviglia, la Fondazione Lucio Amelio di Napoli, il Museo Internazionale della Resistenza Salvador Allende di Santiago del Cile, la Fondazione Peter Stuyvesant di Amsterdam, il Palau Solleric di Palma di Maiorca e il MACBA di Barcellona, tra gli altri. Il suo lavoro, dal tratto espressivo e intenso, oscilla tra figurazione e astrazione simbolica, con una forte attrazione per il mondo animale, spesso soggetto delle sue opere, come si evince dal dipinto che presentiamo.

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JOSEP ROCA SASTRE (Terrassa, 1928 - Barcellona, 1997). "Da Lucas Cranach", 1953. Olio su tela. Firmato in basso a destra. Firmato, titolato e datato sul retro. Con etichetta Oriol Galeria d'Art sul retro. Misure: 100 x 80 cm; 105 x 86 cm (cornice). Quella che viene messa all'asta è un'opera giovanile del pittore Josep Roca Sastre, corrispondente a una fase precedente alla realizzazione delle sue scene di interni intimi. La tela è una versione metafisica dell'opera "Le tre grazie" di Lucas Cranach il Vecchio, una tavola dipinta dal maestro nel 1531 e oggi conservata al Museo del Louvre di Parigi. Formatosi a Barcellona, negli anni Sessanta Roca ha iniziato a sviluppare uno stile personale e indipendente, creando un proprio linguaggio. La sua proposta si concentrava sul recupero dello sguardo del vicino e del quotidiano, del familiare. Espone per quarant'anni nella Sala Parés di Barcellona, e presenta il suo lavoro anche in altre città spagnole e negli Stati Uniti. Nel 1966 riceve il premio Sant Jordi dalla Diputació di Barcellona e due anni dopo la medaglia d'onore al Salon des Artistes Français di Parigi. Nel 1980 diventa membro dell'Accademia Reale di Belle Arti di Sant Jordi e nel 1993 riceve il Premio Quadern della Fundació Amics de les Arts i de les Lletres de Sabadell. Roca Sastre ha sviluppato uno stile figurativo di temi intimi, applicando uno sguardo personale e soggettivo alle sue scene di interni e ai suoi paesaggi urbani e naturali. Dalla sua morte, sono state organizzate retrospettive dell'opera di Josep Roca presso La Pedrera e le gallerie Muncunill (Terrassa), Oriol (Barcellona) e Juan Oliver Maneu (Palma di Maiorca). Le sue opere sono conservate nel Museo Nazionale d'Arte della Catalogna.