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Description

GEDIK (Simon) & ACIDALIUS (Valens). Disputatio perjucunda, qua Anonymus probare nititur Mulieres Homines non esse ; Cui Opposita est Simonis Gedicci Sacros. Theologiae Doctoris Defensio Sexus Muliebrus, Qua singular Anonymi argumenta distinctis Thesibus Proposita Viriliter Enervantur. Editio Novissima. L'Aia, Isaac Burchoorn, 1638. In-12 di 132 pp. Marocchino rosso, dorso liscio decorato con filetti verticali dorati, titolo dorato, doppio filetto dorato che incornicia le tavole, bordi dorati (legatura posticcia). Legatura attribuita a Derome da una nota manoscritta a matita all'interno. Al letterato tedesco Valens Acidalius (1567-1595) viene attribuita la "Disputatio nova contra mulieres, qua probatur eas homines non esse" (Nuova argomentazione contro le donne, che dimostra che non sono esseri umani), pubblicata anonimamente nel 1595, ma egli ne nega la paternità. Lo scopo dell'opera era infatti quello di mettere in ridicolo gli argomenti usati dagli "anabattisti" (in realtà, i sociniani) per negare la divinità di Cristo, mostrando che argomenti simili, sempre tratti dalla Bibbia, potevano essere usati per negare l'umanità delle donne. Queste battute sulle Sacre Scritture furono più volte messe nella lista nera della Chiesa cattolica. Il teologo luterano sassone Simon Gedik (1551-1631) confutò punto per punto l'opera attribuita ad Acidalius, utilizzando testi biblici per dimostrare che le donne sono effettivamente esseri umani. Uff! Una bella copia. (Brunet II, 759.)

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GEDIK (Simon) & ACIDALIUS (Valens). Disputatio perjucunda, qua Anonymus probare nititur Mulieres Homines non esse ; Cui Opposita est Simonis Gedicci Sacros. Theologiae Doctoris Defensio Sexus Muliebrus, Qua singular Anonymi argumenta distinctis Thesibus Proposita Viriliter Enervantur. Editio Novissima. L'Aia, Isaac Burchoorn, 1638. In-12 di 132 pp. Marocchino rosso, dorso liscio decorato con filetti verticali dorati, titolo dorato, doppio filetto dorato che incornicia le tavole, bordi dorati (legatura posticcia). Legatura attribuita a Derome da una nota manoscritta a matita all'interno. Al letterato tedesco Valens Acidalius (1567-1595) viene attribuita la "Disputatio nova contra mulieres, qua probatur eas homines non esse" (Nuova argomentazione contro le donne, che dimostra che non sono esseri umani), pubblicata anonimamente nel 1595, ma egli ne nega la paternità. Lo scopo dell'opera era infatti quello di mettere in ridicolo gli argomenti usati dagli "anabattisti" (in realtà, i sociniani) per negare la divinità di Cristo, mostrando che argomenti simili, sempre tratti dalla Bibbia, potevano essere usati per negare l'umanità delle donne. Queste battute sulle Sacre Scritture furono più volte messe nella lista nera della Chiesa cattolica. Il teologo luterano sassone Simon Gedik (1551-1631) confutò punto per punto l'opera attribuita ad Acidalius, utilizzando testi biblici per dimostrare che le donne sono effettivamente esseri umani. Uff! Una bella copia. (Brunet II, 759.)

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