Null † Peter Howson OBE (nato nel 1958), scozzese, "Madonna danzante", pastello,…
Descrizione

† Peter Howson OBE (nato nel 1958), scozzese, "Madonna danzante", pastello, firmato in basso a destra, 59,5 cm x 45 cm, incorniciato e smaltato, la cornice 97 cm x 81 cm. Collezione privata, ex lotto 165, Bonhams Edimburgo, 12 aprile 2007.

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† Peter Howson OBE (nato nel 1958), scozzese, "Madonna danzante", pastello, firmato in basso a destra, 59,5 cm x 45 cm, incorniciato e smaltato, la cornice 97 cm x 81 cm. Collezione privata, ex lotto 165, Bonhams Edimburgo, 12 aprile 2007.

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Piccola maschera di colore bianco per la società Bwame. Rega (Lega), D.R. Congo. H 14,8 cm, con barba in fibre vegetali. Illustrato in: K.-F. Schaedler, Encyclopedia of African Art and Culture (2009), p. 518. I Rega (Lega) sono un importante gruppo etnico che vive in una regione a ovest dell'area tra i laghi Tanganica e Kivu, vicino al confine tra la Repubblica Democratica del Congo, il Ruanda e il Burundi. Le loro opere d'arte, principalmente piccole figure e maschere in legno, ma anche in osso, avorio e pelle di elefante, sono utilizzate quasi esclusivamente per i riti della società Bwami (Bwame), le cui funzioni di vasta portata sono state studiate in dettaglio da Daniel Biebuyck. Le maschere Rega sono viste soprattutto come uno status symbol e fanno parte dei simboli segreti delle varie classi iniziatiche. Ad esempio, solo gli uomini del lwa yananio e del lutumbo lwa kindi possono possedere personalmente una maschera. Le piccole maschere non rappresentano personalità specifiche, ma volti umani generalizzati, come quello del padre, del portatore di vita e del centro dell'autorità. Quando vengono utilizzate nella danza, servono a ricordare le grandi virtù a cui i padri aspiravano e i vizi che rifiutavano. Queste virtù devono essere coltivate di generazione in generazione per preservare il Bwami e mantenere l'ordine sociale. Intatto. Provenienza: ex Peter Loebarth, Hamelin; ex Bernd Muhlack, Kiel; ex Walter Schmidt, Würzburg/Innsbruck; ex Zemanek-Münster, asta, Würzburg 27 maggio 2017, lotto 59.

Scheits, S. M. - Matthias Scheits ca. 1625/30 - Amburgo - ca. 1700. Matthias Scheits, socializzato artisticamente nei Paesi Bassi, dopo il suo ritorno ad Amburgo continuò a orientarsi verso la pittura di genere olandese. Ha immortalato scene di vita contadina che ricordano David Teniers e Adriaen von Ostade. La scena qui raffigurata è stata dipinta nel 1695, pochi anni prima della morte di Scheit, ed è quindi l'ultima versione del soggetto nella sua opera - su questo tema aveva già realizzato due disegni nel 1675 (Hamburger Kunsthalle, Kupferstichkabinett, inv. n. 29446 e Albertina, Vienna, inv. n. 3686), che corrispondono dal punto di vista compositivo al dipinto; un'altra versione del quadro si trova sempre ad Amburgo (Hamburger Kunsthalle, inv. n. 253). Scheits trattò questo tema anche in acqueforti, "Der Zudringliche", olio su tela, scena di genere di un ballo contadino olandese ai margini di un villaggio con due coppie e altre persone sul bordo destro del quadro, una coppia fa una pausa mentre l'altra coppia balla, il ballerino molesta la sua compagna e lei cerca di sfuggire alle sue avances, a destra e in firma e data. 1695 restaurato, tela ribattuta, craquelure, diversi ritocchi, c. 60x83 cm, leggermente danneggiato, c. 83x105 cm, Letteratura: Peter Prange: Deutsche Zeichnungen 1450-1800, Die Sammlungen der Hamburger Kunsthalle Kupferstichkabinett, vol. 1, Colonia/Weimar/Vienna 2007, p. 322, n. 908, nota 3, Provenienza: in proprietà privata da decenni, Germania settentrionale

Scuola fiamminga, seconda metà del XVII secolo. "Orla di fiori con la Sagrada Familia". Olio su tela. Rilegato. Presenta restauri. Misure: 135 x 166 cm; 143 x 176 cm (cornice). In questa magnifica tela di epoca barocca e di scuola fiamminga, la tipologia della bordura o della ghirlanda floreale che incornicia una scena religiosa è portata ai massimi vertici pittorici. Risponde a un'autentica tipologia compositiva dei Paesi Bassi, da cui fu esportata in Spagna e in altri Paesi. La ghirlanda di fiori riceve la stessa attenzione, se non addirittura maggiore, della Sacra Famiglia ospitata al suo interno. La natura morta riceve un trattamento squisito, lavorando petalo per petalo, tulipano per tulipano, ciascuna delle profumate rose, gigli, garofani, ecc. Formano un arazzo sensuale che prende volume grazie alla delicata manipolazione cromatica. La cornice vegetale raggiunge una grande sontuosità, gareggiando in protagonismo con la scena della Vergine e del Bambino accompagnati da San Giuseppe. Era comune nelle più importanti botteghe delle Fiandre che dipinti come questo fossero eseguiti sotto la direzione di due maestri: uno specializzato nel tema floreale, l'altro in quello religioso. Nel modo succoso di risolvere i variegati bouquet è stata usata una pennellata densa di pigmenti brillanti. Il pittore ha congelato il momento di massima maturità del fiore, prima del suo decadimento. Lo sfondo scuro evidenzia lo spessore della ghirlanda e il lavoro magistrale degli scorci angelici che la sostengono. La Sacra Famiglia rappresentata al centro ha una cornice in legno che, a sua volta, è inscritta nel bordo floreale. Anche la doppia cornice è una soluzione genuina del periodo barocco, soprattutto nelle Fiandre, in accordo con lo sviluppo del trompe l'oeil e dei giochi visivi. Infatti, i tre personaggi biblici sono dotati di volume, le loro vesti sono drappeggiate con naturalismo e sembra esserci aria tra Giuseppe e il Bambino, tanto che la cornice interna sembra trasformarsi in una finestra grazie all'enorme maestria plastica. Per la sua qualità, questa tela può essere paragonata alla "Madonna con ghirlanda di fiori" di Peter Paul Rubens, conservata nella Haute Pinakothek di Monaco.