53
Louyse MOILLON Parigi, 1610 - 1696 Natura morta con frutta, pesche, albicocche e prugne, una aperta, su un tavolo di legno Pannello di quercia, una tavola Firmato "Louyse Moillon" in basso a destra Pesche, albicocche e prugne su una trabeazione, olio su tavola, firmato, di L. Moillon 25,50 x 34 cm (10,04 x 13,39 pollici) Provenienza: acquistato a Beaune (Côte d'Or) da un commerciante d'occasione intorno al 1975; Collezione privata, Francia, fino al 2014; Collezione privata, Bruxelles Commento: A prima vista, si tratta di una semplice disposizione di vari frutti su un pannello di piccolo formato, ma se si guarda oltre, si scopre un'opera intima nella semplicità della sua composizione e della sua forma. Da sinistra a destra, una prugna blu aperta, due pesche, una prugna, un'albicocca, una pesca e una seconda prugna blu. Questa disposizione sfalsata conferisce ritmo ed equilibrio alla composizione. Uno sfondo scuro da cui emerge il fogliame del ramo di pesco, il frutto e, in primo piano, la foglia di prugna che si riversa sul bordo del tavolo. Non si tratta di una ma di tre nature morte disposte a triangolo, di cui una capovolta. A nostro avviso, si tratta di un'"anteprima" di ciò che l'artista dipinge, il suo repertorio di frutti che ama e sublima. La prugna aperta, come in questa "natura morta di pesche e prugne in un cesto", 1634 circa, collezione privata; l'albicocca che la nostra artista pone sul tavolo è paragonabile alle "albicocche" del Musée des Augustins di Tolosa, firmate Louyse Moillon e datate 1634; le pesche piene di sensualità e dolcezza, come queste pesche della prima "Peschiera" conosciuta, firmata e datata 1629, collezione privata. Un materiale tanto soffice quanto sensuale: il meglio del talento dell'artista. Si confonde e supera i suoi contemporanei come Jacques Linard (1597-1645) e Pierre Dupuis (1610-1682). Va detto che Louyse Moillon (ci. 1610-1696) ricevette una formazione di prim'ordine, sia dal padre (1555-1619), sia dal fratello (1614-1673), entrambi pittori, sia dal suocero François Garnier (ci. 1600-1658), specialista di nature morte che lo formò. Aveva inoltre individuato in lei una particolare attitudine per l'arte della pittura e della natura morta. Nell'inventario redatto dopo la morte della madre, il 23 agosto 1630, alla voce "valutazione dei dipinti..."...... troviamo nel gruppo sette: "dipinti eseguiti da Louyse Moillon, il cui ricavato, al netto delle spese, sarà ripartito tra l'autrice e il patrigno, secondo un accordo stipulato il 30 giugno 1620". Aveva solo dieci anni e mezzo. La frutta è illuminata da sinistra, conferendo a questa natura morta un'atmosfera quasi mistica. Una semplicità totale, a immagine del rigore protestante, ma con una sensualità controllata e riservata. Come tutta la sua famiglia, era protestante. Per molto tempo fu associata alla scuola olandese per il modo in cui le sue opere erano rappresentate ed eseguite, ma traeva ispirazione dalla vita quotidiana e dall'osservazione delle opere di pittori fiamminghi, francesi, olandesi e italiani. Non si tratta più di un'offerta in un cesto o in una ciotola, ma di singoli elementi semplicemente appoggiati su un tavolo di legno. È un'elegante dimostrazione delle sue capacità fin dall'inizio della sua carriera. Si tratta di un dipinto eccezionale, anche se il formato e la rappresentazione del soggetto rimangono atipici. È l'unico dipinto di piccolo formato conosciuto dell'artista. Riteniamo di aver scoperto la "gamma" delle sue conoscenze e abilità, in cui traspare la piena padronanza della sua arte. L'opera apparirà nel supplemento in preparazione per il Catalogo ragionato Louyse Moillon (Parigi, 1610-1696 circa) "La Nature Morte au Grand Siècle. Catalogue raisonné", Éditions Faton, Saint-Etienne, 2009. Dott. Dominique ALSINA
paris, Francia