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Avalokiteshvara Sadaksari a quattro braccia, scultura in legno laccato e dorato, Cina per il mercato tibetano, dinastia Ming, periodo Yongle, il Bodhisattva seduto in dhyanasana, indossa una veste che scopre il petto, ornata da numerosi ornamenti (bracciali, collane, (bracciali, collane, orecchini) e una corona a otto punte, quella centrale contenente l'effigie di Amithaba, i capelli neri raccolti in uno chignon, con una ciocca che ricade su ciascuna delle spalle, due mani giunte in anjali mudra, le altre due che adottano il karana mudra, alt. 57,5 cm (restauri) Il fatto che questa rappresentazione di Avalokiteshvara probabilmente in origine incorporasse, come è consuetudine, un rosario (mani) in una mano e un loto (padme) nell'altra, rende rilevante la sua identificazione con la forma Sadaskari (letteralmente forma delle sei sillabe), ossia come personificazione del famoso mantra di sei sillabe Om Mani Padme Hum , che designa il cammino verso la piena consapevolezza e l'illuminazione. La scultura presenta una cavità di consacrazione sotto la base, il cui contenuto è stato estratto da Danielle Etienne, con la supervisione di Jérôme Ducor. La cavità conteneva: - frammenti di copertine di libri in seta blu, uno dei quali recava il titolo di un sutra del Buddha della Medicina: '''''''''''' (Yaoshi liuli guang rulai benyuan gongde jing) - due piccole suite di carte calligrafiche strettamente avvolte e una terza che era srotolata. Quest'ultima contiene sette pagine di calligrafia in tibetano - un album in leporello in due parti con il testo del Sutra del Loto: ''''''''' (Guanshiyin pusa pu men pin jing), con testo e illustrazioni - un album in leporello contenente un testo taoista che si riferisce agli Scritti della Grande Orsa: ''''''''''' (Taishang xuanling beidou benming yansheng zhenjing) noto anche come ''Beidou jing'', con testo e un'illustrazione Il 30 giugno 2010 è stato effettuato un test al carbonio-14 presso il Politecnico di Zurigo, Laboratorio di fisica dei fasci ionici, che ha permesso di datare la scultura agli anni 1302-1414 Provenienza: acquistata sul mercato ginevrino nel 2009

geneve, Svizzera